Per gli appassionati di fumetto anglosassone il nome di Alan Moore suona come una sorta di parola magica. Stiamo infatti parlando di uno degli sceneggiatori più rivoluzionari, innovativi e stimati della scena fumettistica internazionale. Chi lo conosce sa che definirlo semplicemente sceneggiatore di fumetti è assolutamente riduttivo, e sono stati scritti interi libri sulla sua figura e su quello che ha significato per almeno due generazioni di lettori.
Ultimamente, poi, il suo nome inizia a circolare anche al di fuori dell’ambiente fumettistico, visto che da alcuni dei fumetti da lui ideati sono stati tratti diversi blockbuster più o meno riusciti, che però ha sempre disconosciuto (al punto di non voler nemmeno comparire nei titoli di testa e di coda), visto che per lui trasformare un suo fumetto in un film equivale più o meno a stuprarlo.
Tra i vari meriti di questo singolare personaggio, bisogna riconoscere una mentalità a dir poco aperta verso la sessualità umana e verso tutto quello che gli gira attorno, tant’è che nelle sue storie l’argomento omosessualità non è mai stato un tabù, ed anzi è stato spesso una chiave di volta delle vicende da lui narrate, come nel caso di V for Vendetta (da cui è stato tratto l’omonimo film).
Abbiamo già parlato del volume da lui dedicato alla storia dell’omosessualità, scritto per ribattere all’ondata omofobica che travolse l’Inghilterra negli anni ’80, e oggi ne torniamo a parlare proprio mentre nelle sale italiane viene proiettato il film tratto dal suo Watchmen (dove peraltro, grazie al supereroe "naturista" Dr Manhattan, il nudo maschile viene sdoganato anche nel cinema mainstream). Questa volta, però, non siamo qui per parlare di Watchmen, ma per segnalare una delle sue opere più recenti che è stata da poco tradotta in italiano: Lost Girls.
Questa graphic novel in tre volumi è stata definita un vero e proprio capolavoro dell’erotismo moderno, quasi travolgente nella sua capacità di affrontare il desiderio umano in tutte le sue sfaccettature. Ad accompagnare il lettore in questo viaggio, che si svolge alla vigilia della prima guerra mondiale, tre protagoniste d’eccezione: Alice Fairchild da Alice nel nel paese delle meraviglie (diventata una lady attempata), Wendy Darling (ora signora Potter) da Peter Pan e Dorothy Gale (in versione ventenne ruspante) da Il Mago di Oz.
Le tre donne si ritrovano per puro caso in un lussuoso albergo austriaco, e si scoprono irresistibilmente attratte le une dalle altre dopo avere scoperto che tutte hanno avuto un’infanzia decisamente particolare. A scanso di equivoci non stiamo parlando di quella raccontata nei rispettivi romanzi per l’infanzia, ma di qualcosa di ben diverso. Nel corso del tempo le tre protagoniste fanno riemergere una serie di ricordi che loro avevano trasfigurato nelle favole che tutti conosciamo, ma che in realtà partivano dalle loro prime (e non certo ultime) esperienze sessuali. Il risveglio di quei ricordi rimossi e di quei piaceri sopiti trascina le tre donne e buona parte degli ospiti dell’albergo, in un vortice di erotismo e sensualità che non conosce confini.
Fra i ricordi del passato e un turgido presente si consumano rapporti etero, lesbici e gay, in una sorta di liberatorio delirio erotico che reinterpreta e stravolge alcuni dei capisaldi della letteratura per i più piccoli. Idea geniale, che fa trionfare il piacere dei sensi sul perbenismo e l’ipocrisia, descrivendo un risveglio simbolico dal torpore e dal grigiore in cui molto spesso ci confina l’età adulta. Un’opera estremamente raffinata e praticamente impossibile da riassumere in poche righe, impreziosita dalle delicate illustrazioni di Melinda Gebbie (che non a caso richiamano quelle dei libri per l’infanzia), che ha già contribuito a riaprire le porte dell’erotismo e della sensualità nelle nostre sempre più frigide fumetterie. Un vero peccato sapere che, molto probabilmente, nessun film potrà mai essere ispirato da questo piccolo capolavoro, ma forse è meglio così.
Abbiamo parlato di "Lost Girls – Ragazze perdute", edito in Italia da Magic Press e reperibile in libreria e fumetteria. L’opera è suddivisa in tre volumi e ognuno costa 15 euro.
di Valeriano Elfodiluce
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