Generalmente l’estate è un periodo abbastanza anonimo per l’editoria a fumetti italiani, mentre è una specie di momento clue per quella statunitense, tant’è che proprio in questo week-end si sta tenendo la San Diego Comi-Con, che con i suoi 57.200 metri quadri di esposizione è una delle rassegne più importanti del mondo (e non solo per i fumetti, ma anche per il cinema, la letteratura e i serial televisivi a sfondo fantastico), e forse vi farà piacere sapere che questo appuntamento sta diventando sempre più esplicitamente gay-friendly. Infatti il mondo del fumetto, perlomeno negli USA, strizza sempre più spesso l’occhio alla comunità gay, che da parte sua è ben felice di manifestarsi apertamente in questi contesti.
Considerando il crescente successo di questo circolo virtuoso non stupisce, quindi, se proprio alla fine di giugno – giusto in tempo per il Gay Pride – la Marvel ha deciso di ufficializzare una nuova coppia di giovani super gay. Infatti sul numero 45 di X-Factor (che come potete intuire è un’emanazione diretta dei più noti mutanti X-Men), la coppia formata da Rictor e Shatterstar ha finalmente messo la parola "fine" ad anni di speculazioni sulla natura del loro rapporto. Breve riassunto per chi non è un cultore di fumetti Marvel: Rictor (Julio Esteban Richter) ha il potere di generare scosse sismiche ed è comparso nel 1987, mentre Shatterstar (Gaveedra 7) è un gladiatore superpotenziato proveniente dal futuro di una dimensione alternativa e ha conosciuto Rictor quando è apparso la prima volta, nel 1991.
Prima di conoscere Shatterstar nessuno aveva mai dubitato dell’eterosessualità di Rictor, che si è sempre presentato come il tipico messicano un po’ dongiovanni, ma col passare del tempo il rapporto fra i due ha assunto toni sempre più ambigui e per quasi due decenni gli sceneggiatori si sono divertiti a seminare indizi, senza avere mai il coraggio di mettere le cose in chiaro. Poi, sulla serie X-Factor, è arrivato lo scrittore Peter David, famoso per il suo coraggio nell’affrontare temi decisamente scottanti (è stato il primo a parlare di AIDS in un fumetto Marvel) e per avere già fatto emergere l’omosessualità di un personaggio Marvel di un certo rilievo, la telepate Dragoluna. Così, dopo anni e dopo un allontanamento forzato, ha fatto ricongiungere Rictor e Shatterstar… Che si sono salutati con un incontrovertibile bacio profondo, di fronte al loro imbarazzato compagno di squadra Strong Guy!
Ovviamente questa storia ha provocato una buona dose di reazioni sia fra i lettori (divisi fra pro e contro, ma per la maggior parte a favore) che fra gli addetti ai lavori, a partire da Rob Liefeld, il creatore di Shatterstar. Rob Liefeld ha voluto precisare che quando ha creato Shatterstar non ha mai pensato che fosse gay, e rivendicandone la paternità ha apostrofato negativamente questa operazione, sostenendo che è una forzatura e ribadendo che Shatterstar – in quanto guerriero – non può essere omosessuale.
Da parte sua Peter David non ha fatto attendere la sua risposta: "Da quando ho iniziato a lavorare su Rictor tantissimi fans mi hanno chiesto di fargli avere una relazione con Shatterstar e io mi sono detto ‘Perchè no?’. Inoltre avevo in programma di riunire i due personaggi. Alla luce dei movimenti anti gay come quelli che hanno portato alla Proposition 8 in California, l’opzione di rimanere sul vago mi sembrava un insulto per i lettori omosessuali. D’altra parte farli diventare "etero" non era coerente con gli indizi seminati dagli scrittori che mi hanno preceduto, così renderli ufficialmente gay era l’unica cosa da fare. Capisco la reazione di Rob, e mi sembra tanto simile a quella dei genitori che non si rassegnano ad avere dei figli omosessuali anche dopo che questi si sono dichiarati. Tuttavia trovo deplorevole il fatto che Rob non possa accettare il fatto che, poiché Shatterstar è un guerriero supermacho, non possa essere gay.
Forse Rob non conosce tanti militari gay, o magari li conosce senza saperlo perché i militari sono tenuti a tenere la bocca chiusa al riguardo per non rischiare di essere espulsi dall’esercito. A parte questo io trovo più inverosimile il fatto che un guerriero possa provenire dal futuro di una dimensione alternativa, che non il fatto che possa essere gay". Ecco quel che si dice una presa di posizione gay-friendly! Speriamo che l’onda lunga di questo precedente prima o poi faccia sentire il suo effetto anche da noi, perché il fumetto italiano ne avrebbe davvero bisogno.
di Valeriano Elfodiluce
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