Il termine inglese “kink” si può tradurre in italiano con “non convenzionale”, “stravagante”. Ci si riferisce, in particolare, a quelle pratiche sessuali consensuali che comprendono, tra i tanti, anche questi “giochi”:
- il BDSM (Bondage, Disciplina, Dominazione, Sottomissione, Sadismo e Masochismo);
- il feticismo, ovvero quella fantasia sessuale che si può sviluppare nei confronti di un feticcio, che può essere tanto un oggetto non animato quanto una parte del corpo;
- L’esibizionismo che si attua, ad esempio, facendo sesso in pubblico;
- Il semplice mascherarsi;
- Il sesso di gruppo.
Approfondiamo qui di seguito il concetto di kink, menzionando stereotipi, falsi miti, ma anche benefici per la coppia, per il corpo e la mente che queste pratiche sessuali non tradizionali portano.
In questo articolo
Kink: il sesso non tradizionale opposto a quello classico “vanilla”
Il concetto di “kink”, come abbiamo visto nell’introduzione, è, quindi, un termine ombrello che racchiude praticamente quasi ogni pratica sessuale che non sia quella tradizionale, chiamata a sua volta “sesso vanilla” (il sesso tradizionale sarebbe considerato come la vaniglia, ingrediente base di molti gelati).
Le pratiche sessuali “kinky”, come potrai immaginare, sono soggette a molti stereotipi. C’è che ritiene che i praticanti del kink abbiano problemi psicologici e che abbiano subito qualche trauma. C’è chi li considera strani e “non normali”.
Per combattere questi stereotipi e per far sì che le persone non si sentano stigmatizzate in base ai loro interessi e fantasie sessuali, è stata aggiunta la lettera K (l’iniziale di Kink) alla sigla LGBTQIA, insieme alla lettera P (che sta per “pansessuali”). Ora si utilizza parecchio la sigla LGBTQIAPK, un importante atto politico e, qui di seguito, scopriremo il perché.
Kink è un comportamento sessuale che può essere innato o sviluppato più tardi nella vita
Lo psicologo e ricercatore Samuel Hughes, che scrive sul Psychology Today, afferma che le persone possono sviluppare già da bambini, prima dei 10 anni, dei desideri non tradizionali e stravaganti come il “voler essere catturati a guardia e ladri”. Questi desideri, più avanti nell’età, potrebbero portare all’esplorazione dei loro corpi attraverso la masturbazione, la ricerca di oggetti erotici ed altro.
Tra gli 11 e i 14 anni, come prosegue Samuel Hughes in un suo famoso articolo, i giovani fanno i conti con i loro desideri stravaganti, che la società stigmatizza. Questo può portare loro a pensare di essere sbagliati con conseguenze non di poco conto. Molti giovani che rientrano nella categoria “Kink” si deprimono, sono afflitti dall’ansia e possono avere tendenze suicidarie. La stigmatizzazione può essere, quindi, un danno non di poco conto sui kinkster.
Il terapista sessuale David Ortmann dice di aver curato molti kinksters per lungo tempo. Lui li aiuta a “riprendersi dalla vergogna, a scoprire come avere piacere sessuale senza provocare danno a sé stessi o agli altri e a capire come trovare un partner che li accetti”.
Il sesso kinky non è violenza nei confronti del partner
Oltre ad esserci varie motivazioni per cui i kinkster amano le pratiche sessuali non tradizionali (come ad esempio il sentirsi amati o il sentirsi indipendenti), è importante distruggere il mito per cui il BDSM e, in generale, il sesso kinky, incoraggiano la violenza indesiderata contro il partner.
C’è un’immagine piuttosto fuorviante della categoria kink e che non è certamente rappresentativa di questo mondo. Praticando il sesso kinky si impara l’educazione al consenso esplorando così i propri desideri sessuali nella totale accettazione e condivisione della persona con cui “si gioca”.
Il consenso, quindi, è alla base di tutte le pratiche BDSM e del sesso kinky. La violenza è estremamente lontana da tutto ciò.
Se la pratica kinky avviene tra due persone che non si conoscono si consiglia generalmente di redigere un esplicito consenso scritto da far firmare a colui/colei/coloro disposti a fare/a far fare qualcosa a lui/lei o loro da parte di una o più persone. In questi termini, il consenso può essere revocato in qualsiasi momento, indipendentemente da ciò che è stato precedentemente negoziato oralmente o per iscritto.
Il rapporto in una coppia kink
Le coppie formate da due kinkster vedono la sessualità come un modo per sperimentare nuove sensazioni e per avventurarsi in nuove pratiche. Per questo motivo, la coppia vive una vita sessuale molto più soddisfacente. Soprattutto perché si crea un legame profondo tra i due partner, fatto di eccitazione, ma anche di fiducia (basti pensare ai rapporti master/slave, dove il secondo si affida totalmente al primo).
La maggiore intimità tra i partner, così come la complicità e una migliore comunicazione sono chiaramente dei fattori che contribuiscono al funzionamento di una relazione.
Kink: i benefici su corpo e mente
Praticare sesso non tradizionale, anche estremo, porta, se si è predisposti, ad un piacere più intenso. I propri orizzonti sessuali, il proprio bagaglio erotico vengono nettamente ampliati.
In particolare, ecco alcuni dei principali benefici che godono le persone kink:
- Si esce dalla solita routine, il vantaggio maggiormente ricercato;
- Si raggiunge una maggiore consapevolezza del proprio corpo;
- Si conoscono nuove zone erogenee;
- L’orgasmo è più intenso e può essercene anche più di uno.
Chiaramente, come per qualsiasi pratica sessuale, è necessario fare attenzione alle malattie sessualmente trasmissibili, in particolare se si passa dal sesso kinky alla penetrazione.
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