OBIETTIVO INDISCRETO

Con la macchina fotografica, il giovanissimo (e bellissimo) Etienne Zerah mette a nudo il carattere dei modelli. Un talento in erba che riscuote già molti consensi. Le sue foto in esclusiva su Gay.it.

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«Ciò che conta in un ritratto fotografico, è che sia in grado di restituire il carattere della persona che ritrae». Michele Etienne Zerah ha le idee decisamente chiare rispetto a quello che lo spinge a fotografare, nonostante la giovane età.

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Nato a Recco il 29 ottobre 1977 (non vi confonda il nome esotico, è assolutamente italiano), Etienne è già noto ai lettori di Gay.it per essere apparso sul calendario “I ragazzi del 2003” (vedi l’articolo “Nudi al telefono”), dove, oltre a un suo splendido ritratto, compare anche il suo numero di telefono.

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Ma questo talentuoso e bel giovane genovese non si accontenta di stare davanti alla macchina fotografica: dopo gli studi al liceo artistico e il diploma all’Accademia di Belle Arti, Etienne comincia subito a lavorare come fotografo, seguendo la sua grande passione. Oggi, a venticinque anni, pur non disponendo di una struttura professionale alle spalle, i suoi lavori sono molto apprezzati, e in molti lo contattano per acquistare le sue opere o farsi fare un ritratto.

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«E’ quello che ho sempre desiderato fare – ammette Etienne con il suo candore giovanile e una spontaneità che il successo raccolto non ha scalfito – A chi mi chiede cosa vorrei fare “da grande”, rispondo che mi accontenterei che le cose continuassero come sono ora».
La soddisfazione che Zerah trova nello scattare le sue foto, si percepisce immediatamente osservando le immagini: calibrate su un mix sapiente di estetica, sentimento e sensualità, si caratterizzano per la grande eterogeneità. «Mi piace che ogni scatto abbia una propria originalità – ci spiega Etienne – al centro dell’immagine c’è l’idea che mi viene nel momento in cui decido di scattare, quella “ispirazione” inspiegabile che regola la composizione della fotografia».

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Ama cogliere la realtà, lo scatto che ferma e rende visibile ciò che è nascosto: «E’ per questo motivo che prediligo i ritratti. E’ indispensabile per me fare in modo che l’immagine restituisca il carattere della persona. Ma questo non vuol dire che io lavori solo con modelli che conosco. Anzi: sono anche in cerca di nuovi modelli, tanto ch emolto spesso mi trovo costretto a ricorrere all’auto-ritratto. Se qualche elettore desidera farsi fotografare, può scrivermi all’indirizzo etiennezerah@hotmail.com».

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Non si trattengano i timidi: le foto di Etienne, come potete vedere anche nella galleria, pur riuscendo a trasmettere un sottile erotismo, non possono certo accostarsi a immagini prettamente erotiche. Le sue sono sempre un po’ patinate, composte con una attenzione particolare all’estetica, quasi a voler confermare il diffuso luogo comune che tutti i gay hanno una “sensibilità estetica” più sviluppata.

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D’altra parte i maestri della fotografia che ispirano il suo lavoro sono grandi artisti che hanno fatto la storia: già a scuola Etienne si appassionava sulle riproduzioni di Robert Mapplethorpe, lo scandaloso fotografo gay che ha trasformato le immagini porno in pura arte. Più tardi, ha scoperto il lavoro di David La Chapelle, che si caratterizza per l’uso di colori forti e immagini di grande impatto.
Come quelle di Etienne Zerah. Che ci auguriamo di vedere presto in una mostra. Per ora “accontentiamoci” di guardarle in questa galleria di foto.

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