Saleem Haddad: com’è essere gay nel mondo arabo

Lo scrittore Saleem Haddad ha presentato al Salone del Libro il romanzo "Ultimo giro al Guapa"

Saleem Haddad: com'è essere gay nel mondo arabo - saleem haddad - Gay.it
3 min. di lettura

“Quando si sveglia, nell’appartamento che divide con la nonna nel centro affollato e bollente di una metropoli del mondo arabo, il giovane Rasa ha in bocca il sapore acre delle sigarette e della paura. La notte prima, l’anziana donna l’ha sorpreso con il suo amante. E ora un sms lo avverte che un amico con cui ha passato la sera in un bar è scomparso e forse è nelle mani della polizia”.

saleem_haddad_torino

L’Arena Piemonte al Salone del Libro di Torino è rimasta totalmente rapita dalla lettura dell’incipit di “Ultimo giro al Guapa”, il nuovo romanzo dello scrittore di origine araba Saleem Haddad edito in Italia da e/o. L’incontro, aperto da Rosita Di Peri, si è aperto subito in medias res. Tema: l’omosessualità e il mondo arabo. Chi meglio di Saleem può parlarci di questo tema difficile: madre tedesco-irachena, padre libano-palestinese, ha passato l’infanzia in Kuwait e in Giordania, prima di lavorare per Medici Senza Frontiere e spostarsi in vari paesi oggetto della fantomatica “primavera araba”. Gay e arabo ma con un’educazione occidentale, Haddad ha una visione molto particolare e complessa del suo cosmo.

saleem_haddad_libro

Il mondo arabo non è monolitico e la situazione dei gay varia molto da Paese a Paese. In Libano una legge proibisce la sodomia, ma c’è una scena gay molto viva e attiva. In Giordania non ci sono leggi contro gli omosessuali ma la società è molto conservatrice. Quel che volevo mostrare è che le società arabe sono multiformi e complesse. Molti fattori si incrociano nel determinare il grado di libertà di cui ciascuno può disporre, con la ricchezza a fare spesso da discrimine. Una persona di classe sociale elevata, uomo o donna che sia, avrà una certa percezione di sé, completamente diversa da chi vive in una periferia povera. Credo anche che non si possa risolvere tutto attribuendo la tendenza repressiva a una politica corrotta a o all’Islam. In ballo c’è un concetto più intimo, interiorizzato, che è quello dell’eib, qualcosa che ha a che fare con il pudore e la vergogna. Cresciamo sotto l’ombrello dell’eib, di ciò che è bene fare o non fare in pubblico e nelle relazioni sociali: è un freno ma anche un regolatore sociale molto forte. Chi come me ha studiato in Occidente ha il privilegio di vedere le cose da due prospettive contemporaneamente. È questo doppio sguardo quello che volevo restituire”.

Nel romanzo questa realtà complessa viene osservata dagli occhi di Rasa, il protagonista: tenuto in sospeso dal compagno Taymour, spaventato che si possa scoprire la loro relazione, Rasa accompagna una giornalista americana in un sobborgo malfamato e pericoloso per incontrare un oppositore islamista di cui subisce un fascino perverso, desiderando per un attimo di fare la sua vita e di tornare ad avere come priorità assoluta la religione. Scopre insomma, che il bisogno di sicurezza e la paura dell’eib e della tradizione possono soffocare e obnubilare la vera identità degli individui.

“Quel che Rasa avverte è il conforto di una vita scandita da regole, rituali, certezze. Dove c’è un libro, dove ci sono delle preghiere, ruoli sociali e un set di regole che ti spiega cosa fare e quando, si può sperare di essere meno esposti all’incertezza della vita, in un contesto sociale dove il singolo non ha potere su nulla. Credo che questa sia la molla che porta anche chi è emigrato in Europa o è figlio di emigrati a cercare rifugio nella religione: il desiderio di appartenenza. Rasa, che non viene da un contesto religioso e che per di più è gay, sente il fascino di questa scelta, ma sa che la sua esistenza va in direzione contraria. Sa che ogni sua affiliazione sociale non può che essere provvisoria, e deve fare pace con il fatto che non c’è nulla di così definitivo e certo a cui aggrapparsi e fare riferimento”.

Qui una breve intervista dello scrittore alla manifestazione:

 

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
Giovanni Di Colere 16.5.16 - 21:11

I Paesi arabi e in generale i musulmani hanno una cultura repressiva dell'omosessualità codificata nel codice penale con condanne che vanno dai lavori forzati carcere e frustate nei casi più lievi fino all'impiccagione o la fucilazione nei Paesi come Iran e altri della penisola arabica la stessa Palestina che parla di diritti umani calpestati da Israele condanna i gay alla lapidazione in pubblica piazza per opera dei parenti. Quindi c'è poco da fare facile sociologia

Trending

Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: "L'amicizia non finisce mai" (foto e video) - Victoria Beckham - Gay.it

Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: “L’amicizia non finisce mai” (foto e video)

News - Redazione 22.4.24
Gianna Nannini: "Carla mi ha salvata, l'unica persona che in tutta la mia vita mi ha sempre sostenuto" - Sei nellanima foto Ralph Palka SNA 491A7764 - Gay.it

Gianna Nannini: “Carla mi ha salvata, l’unica persona che in tutta la mia vita mi ha sempre sostenuto”

Culture - Federico Boni 24.4.24
Consumo di contenuti p0rn0 con persone trans nel mondo - dati forniti da Pornhub

L’Italia è la nazione che guarda più p0rn0 con persone trans*

News - Redazione Milano 20.4.24
Parigi 2024, Campbell Harrison bacia il fidanzato dopo essersi qualificato per le Olimpiadi (VIDEO) - Parigi 2024 Campbell Harrison bacia il fidanzato dopo essersi qualificato per le Olimpiadi - Gay.it

Parigi 2024, Campbell Harrison bacia il fidanzato dopo essersi qualificato per le Olimpiadi (VIDEO)

News - Redazione 24.4.24
Enzo Miccio e il potente monologo contro l'omofobia: "Siate fieri, sempre, perché siete unici e autentici" (VIDEO) - Enzo Miccio - Gay.it

Enzo Miccio e il potente monologo contro l’omofobia: “Siate fieri, sempre, perché siete unici e autentici” (VIDEO)

Culture - Redazione 24.4.24
Justin Bieber Jaden Smith

Il video del corpo a corpo d’amore tra Justin Bieber e Jaden Smith infiamma gli animi e scatena gli omofobi

Musica - Mandalina Di Biase 22.4.24

Continua a leggere

Guglielmo Scilla, intervista: "Mi sconsigliarono di fare coming out. Potessi tornare indietro lo farei prima" - Guglielmo Scilla foto - Gay.it

Guglielmo Scilla, intervista: “Mi sconsigliarono di fare coming out. Potessi tornare indietro lo farei prima”

Culture - Federico Boni 18.4.24
The Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce - OFF The Visitor 05 - Gay.it

The Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce

Cinema - Federico Boni 18.4.24
tdor-2023-torino

TDOR Torino 2023: “Marciamo per noi stessə, per chi non può farlo e per chi non c’è più”

News - Francesca Di Feo 13.11.23
Piemonte, l'assessora leghista Caucino vuole escludere le persone LGBTQIA+ dal sistema degli affidi familiari - Chiara Caucino - Gay.it

Piemonte, l’assessora leghista Caucino vuole escludere le persone LGBTQIA+ dal sistema degli affidi familiari

News - Federico Boni 24.1.24
omofobia interiorizzata, stigma invisibile

Torino, condannati a 2 anni e a 16 mesi i genitori che minacciarono il figlio perché gay

News - Redazione 24.1.24
Lovers Film Festival 2024 a Torino dal 16 al 21 aprile al grido "il Cinema ti muove e ti commuove" - image006 - Gay.it

Lovers Film Festival 2024 a Torino dal 16 al 21 aprile al grido “il Cinema ti muove e ti commuove”

News - Redazione 18.1.24
trans-visibility-night-star-t-2024

Torino ospita la quarta edizione di Star.T: una notte dedicata alla visibilità trans per celebrare storie, talenti e memoria

Culture - Francesca Di Feo 15.3.24
Riley, recensione. Essere un atleta gay. Il potente coming-of-age autobiografico di Benjamin Howard - OFF Riley 03 CourtesyofWindsorFilmCompany 1 - Gay.it

Riley, recensione. Essere un atleta gay. Il potente coming-of-age autobiografico di Benjamin Howard

Cinema - Federico Boni 20.4.24