Cinema, arte, teatro, libri, formazione: il ‘Sicilia Queer Film Festival’ inaugura domani ai Cantieri della Zisa di Palermo la quarta edizione con un programma quanto mai eclettico e stimolante che andrà avanti per una settimana fino a mercoledì 11 giugno. Il primo appuntamento è in realtà oggi: si tratta del vernissage della mostra ‘Fiori!’ del fumettista catalano Francesc Ruiz curata da Antonio Leone e Tatiana Lo Iacono presso la galleria dell’Associazione Nuvole Incontri d’Arte. Il titolo è ispirato ai lavori pubblicati da Stefania Sala sulla rivista della prima associazione gay, la torinese ‘FUORI!’, che Ruiz rielabora attraverso citazioni degli Elementi di Critica Omosessuale, testo fondativo del filosofo e poeta Mario Mieli.
La proposta cinematografica comprende un florilegio dell’ultima produzione queer internazionale: venti titoli raccolti nella sezione ‘Panorama Queer’, dagli ottimi venezuelani “Pelo Malo” e “Azul y no tan rosa”, al bizzarro olandese “Matterhorn” fino all’ultimo Bruce Labruce (“Gerontophilia”) e al penultimo Dolan (“Tom à la ferme”). Il concorso internazionali di cortometraggi, ‘Queer Short’, comprende diciassette lavori selezionati tra più di cento opere provenienti da 25 nazioni.
È previsto un omaggio ad Alain Guiraudie, scoperto tardi in Italia grazie al successo del dirompente “Lo sconosciuto del lago”, con una retrospettiva quasi integrale delle sue opere nella sezione ‘Presenze’. Sarà possibile recuperare tre classici purtroppo dimenticati in ‘Retrovie italiane’: “Ernesto” di Salvatore Samperi, “Le sorelle” di Roberto Malenotti e “Pane e cioccolata” diretto da Franco Brusati. Un cult assoluto col compianto Vittorio Mezzogiorno, il vibrante “L’homme blessé” di Patrice Chéreau, è stato inserito nella sezione “Carte postale à Serge Daney”.
S’inaugura domani sera nella Sala Grande del Teatro Biondo Stabile di Palermo con l’anteprima del musical gender “Peaches Does Herself” la cui mattatrice assoluta è la electro-performer canadese Peaches. Madrina della serata sarà la simpatica Sabrina Impacciatore, attualmente nelle sale con la commedia “Pane e burlesque”.
Da quest’anno il Festival si avvale proprio della collaborazione del Teatro Biondo Stabile col quale è stato organizzato un laboratorio condotto da Enrico Roccaforte, una tavola rotonda sulle famiglie omogenitoriali e lo spettacolo ‘You know… di Dio e del sesso’, scritto e diretto da Giovanni Lo Monaco. In ‘Letterature queer’ il premio Strega Walter Siti presenterà l’ultimo lavoro ‘Exit Strategy’ (Rizzoli).
Tocca a Paul Vecchiali firmare quest’anno il ‘trailer d’autore’ con un curioso matrimonio gender fra gli attori Astrid Adverbe e Pascal Cervo. In giuria troviamo Eva Truffaut, Manuele Fior, Stefano Ricci, Gianni Forte, Benjamin Cantu e Mathilde Bayle.
Riguardo alla scelta di portare il festival nei locali dei Canteri culturali della Zisa, in un quartiere teatro di sanguinosi fatti di mafia, il direttore artistico Andrea Inzerillo ha precisato in conferenza stampa: “La nostra è una città che troppo spesso predilige un manicheismo di superficie a un’analisi attenta dei dati reali, dimenticando che il discorso sui diritti e quello sulla giustizia sociale non possono essere tenuti separati. Fare un festival significa per noi provare a tracciare un gesto, avere l’ambizione di lasciare un segno. Quando questo progetto è cominciato, ormai cinque anni fa, il Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa non esisteva, o meglio era chiuso, né si pensava che sarebbe stato possibile riaprirlo. Oggi la quarta edizione del Sicilia Queer Film Festival avrà luogo proprio in quel cinema che adesso deve assumere una fisionomia riconoscibile e diventare un punto di riferimento per la Sicilia”.
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