La transfobia è una realtà che ogni anno registra decine di persone transessuali aggredite o uccise. Solo negli Stati Uniti d’America, fino a settembre di quest’anno, le vittime trans sono state 18. Nel 20esimo anniversario del TDOR (il primo evento è stato celebrato il 20 novembre 1999), vogliamo omaggiare il TDOR 2019 raccontando la storia di Blake Brockington, uno delle tante vittime dell’odio transessuale, morto suicida a soli 19 anni.
La storia di Blake Brockington per il TDOR 2019
Blake è nato il 14 maggio 1996 nella Carolina del Sud. Blake era un ragazzo nel corpo di una ragazza. Aveva dimostrato subito il suo disagio e fatto coming out come transgender con la famiglia quando frequentava la terza media della East Mecklenburg High School. La famiglia però non accettava e non capiva quello che Blake stava provando. Mamma e papà si domandavano perché un ragazzo di colore (come erano tutti nella famiglia Brockington) avrebbe dovuto attirare ancora più attenzione su di lui dichiarandosi transgender. Ma Blake era deciso: voleva iniziare il processo di transizione. Era convinto fino al punto che dovette andare da una famiglia affidataria, poiché i genitori biologici continuavano a rifiutare l’idea che il ragazzo fosse un FtM (female to male).
Blake (che ha scelto questo nome maschile dopo un sogno) aveva quasi completato la sua transizione quando nel 2014 è stato eletto come re del ballo della sua scuola, per aver raccolto più soldi nel devolvere in beneficienza. Attraverso la raccolta fondi, raccontò, ha potuto vedere la chiusura mentale dei cittadini della sua città, Charlotte, classificando l’evento come la parte più difficoltosa nella sua transizione. Nel corso dell’anno, iniziò anche a essere un attivista della comunità trans.
Sono così esausto: il gesto di Blake
Non sappiamo cosa stava passando per la mente di Blake. Nessuno lo sapeva. Ma si poteva conoscere il suo disagio attraverso i social. Il ragazzo FtM aveva raccontato dei pensieri suicidi e dell’autolesionismo che si era inflitto per il disagio che stava provando durante la transizione. Nei mesi e nelle settimane antecedenti la sua morte, Blake mostrava segni di depressione, forse un grido d’aiuto per impedire il sui suicidio, il 23 marzo 2015. Un grido rimasto inascoltato.
Il 23 marzo di 4 anni fa è andato sull’interstatatle 485, un anello dell’autostrada che circonda la città di Charlotte, dove il ragazzo abitava. Si è letteralmente lanciato in strada, venendo colpito dalle auto che stavano percorrendo il tratto proprio in quel momento, ad alta velocità.
La sua morte attirò l’attenzione dell’intero Paese, e furono molti gli amici e gli attivisti che furono presenti al funerale e a successive commemorazioni. Tutti sapevano che erano un ragazzo transgender, ma solo i genitori non lo avevano ancora accettato: nel necrologio, usarono il nome femminile di Blake. Questa è solo una tante morti che ricorda questo TDOR 2019.
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