È un peccato che le nuove generazioni abbiano conosciuto Antonio Banderas solo in piccoli sketch con galline parlanti e intento a sfornare croissant e biscotti dentro a un granaio.
Quando oggi si parla di Antonio Banderas il primo pensiero va all’attività di testimonial per il famoso brand italiano che ha da sempre avuto attenzione per la famiglia tradizionale.
Eppure c’è stato un tempo, non troppo lontano, in cui Antonio era il latin lover sexy e maledetto, l’attore gay friendly e icona di diritto.
Come dimenticare i suoi ruoli negli anni ’80 dove, attore feticcio del regista Pedro Almodóvar, interpretava personaggi dichiaratamente gay: a partire dal personaggio di Sadec in Labirinto di passioni (1982) fino al La legge del desiderio (1987). Proprio in quest’ultimo vediamo Antonio Banderas consumato nella passione per un giovane cineasta e non ci risparmia sesso completo, baci e persino una famosissima masturbazione nel bagno di un locale gay (non a caso il film venne vietato ai minori).
In quegli anni diventa nel suo paese natale anche portavoce dei diritti dei gay, attività che ha sempre portato avanti e del quale è sensibile tuttora. L’attenzione mediatica sui suoi ruoli sempre più provocatori e trasgressivi unita al suo intramontabile fascino latino lo portano a Hollywood.
Anche qui il bell’Antonio interpreta personaggi omosessuali come il compagno di Tom Hanks in Philadelphia (1993) o ancora Armand il vampiro bisessuale che strappa un bacio a Brad Pitt, in quel momento idolo e sex simbol degli Stati Uniti, nel classico horror Intervista col vampiro (1994).
Antonio Banderas fornaio? Per cominciare mentre Guido Barilla scivolava con la sua celebre uscita, Antonio Banderas in quegli stessi giorni era in Perù a testimoniare a favore dei matrimoni gay. Sicuramente noi lo preferiamo come in questa gallery!
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