Skam Italia è arrivato alla sua seconda stagione (ma sarebbe la terza, dato che sono state invertite), e ha già fatto impazzire migliaia di fan della serie. Ad attirare un pubblico soprattutto LGBT è la storia d’amore di due ragazzi. Qui appare Federico Cesari, che interpreta Martino, uno dei due protagonisti omosessuali. Recentemente, l’attore 21enne ha risposto alle domande del quotidiano La Stampa. Il quale ha voluto sapere le sue sensazioni nell’interpretare il ruolo di un ragazzo gay. Ne approfitta inoltre per avere una conferma alle domande che in molti si sono posti. Federico Cesari è gay?
No, non lo è. Nonostante la sua grande interpretazione e la sua apertura nel rappresentare un ragazzo omosessuale, smentisce le voci. E sorprende tutti con le sue parole su omosessualità e omofobia.
Il suo ruolo di omosessuale in Skam
Federico Cesari, conosciuto già tra il 2009 e il 2010 per aver interpretato il personaggio di Andy nella quarta stagione de I Cesaroni, si è dimostrato molto aperto e il ruolo della serie norvegese lo conferma.
“Skam mi ha proiettato in una realtà che non mi apparteneva prima” spiega Federico. “Considerando il lavoro che ho fatto, direi che mi ha sensibilizzato molto come serie. Immedesimarsi al 100% nel personaggio ti fa provare molte cose“, dimostrando così di non essere gay. E conclude: “Ci sono persone che mi stanno attorno e che mi guardano in un modo diverso anche solo per il fatto che interpreto il personaggio di Martino e questo mi fa capire le reali difficoltà che le persone possano avere nel 2018“. Insomma, un modo come un altro per capire la discriminazione che una persona omosessuale è costretta a sopportare ancora oggi.
Ma non è finita qui: spende qualche parola anche riguardo l’omofobia. “E’ vero che in Italia l’omofobia è più presente rispetto alla Norvegia, perché sono stato anche lì e ho visto. Però è importante rappresentare la storia di Martino e Niccolò in questo modo perché cerca di far capire alle persone che è normale. E’ importante normalizzare la loro storia d’amore perché deve essere intesa come tale: come una storia d’amore“. Parole toccanti, che dimostrano che anche un ragazzo di 21 anni può capire quanta sofferenza ci può essere al modo e di quante differenze ci sono in Italia, rispetto ad altri Paesi. “Che sia fra due ragazzi, due ragazze o un ragazzo e una ragazza poco importa. E’ raro che in Italia vengano rappresentati così i ragazzi, in Skam i ragazzi affrontano la realtà e vivono questa realtà senza però giudicare: non c’è un occhio adulto che giudica i ragazzi“.
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