In Polonia, mentre la politica si prepara alle elezioni presidenziali e la sinistra propone l’europarlamentare dichiaratamente omosessuale Robert Biedrón come loro leader, il fotografo Liam Campbell ha pubblicato un suo progetto realizzato con 14 ragazzi omosessuali di Varsavia, per rispondere alla “nuova era dell’omofobia polacca“. Campbell, fotografo ed editore della rivista LGBT Elska, ha dedicato la sua 27esima uscita proprio alla città di Varsavia e all’intera comunità LGBT del Paese omofobo.
Questi 14 ragazzi hanno deciso di spogliarsi e mostrarsi, posando per numerosi scatti all’interno delle loro abitazioni, unico luogo dove possono essere sé stessi senza rischiare di essere aggrediti o arrestati. Non è un’esagerazione quando si parla di una vera e propria repressione delle persone LGBT in Polonia, dove le discriminazioni sono all’ordine del giorno e i diritti civili e la possibilità di vivere liberamente la propria sessualità solamente un miraggio.
Una risposta l’odio omofobo che perseguita la Polonia LGBT
Le marce contro la comunità LGBT. Una politica e i media apertamente omofobi. L’odio verso una persona solo perché non rispetta i valori tradizionali del Paese. Liam Campbell ha visto tutto questo, e ha subito capito che il prossimo numero di Elska doveva parlare proprio della situazione che stanno vivendo le persone omosessuali in Polonia.
Spero che il maggior numero possibile di polacchi voglia vedere questo lavoro, e che siano orgogliosi o disgustati dei risultati. Sono incredibilmente orgoglioso degli uomini che ho incontrato a Varsavia. Che erano disposti a prendere parte al nostro progetto e quindi dichiararsi pubblicamente e intimamente come sé stessi e senza paura.
“Elska Warsaw” è il ventisettesimo numero e il primo prodotto in Polonia. Questo numero è la risposta alla dilagante omofobia nel Paese, una sorta di “propaganda omosessuale” per mostrare le persone LGBT per quello che sono. Persone.
Elska è una rivista LGBT bimestrale dedicata alla fotografia e alla cultura maschile. Ogni edizione è dedicata a una città, e raccoglie le foto dei ragazzi del posto, che accettano di posare e di raccontare le loro storie. In questo numero, ha raccolto le foto e le storie di questi ragazzi, celebrando il coraggio di mostrarsi e la voglia di cambiamento.
Cover: Elska Magazine
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Ma che stai a dì? Gli omofobi dell'est non vanno in piazza con le bandiere rosse, vanno in giro con le svastiche e votano destra. Sei indietro di 30 anni, il comunismo è stato sconfitto in tutto il mondo, dalla Cina alla Russia ai paesi occidentali. Non c'è nessuno che dice in Italia com'era bravo Stalin, mentre ce ne sono tanti che dicono che erano bravi Mussolini e Hitler, una signorina dicendo che era bravo Hitler è finita in prima serata. Svegliati perchè la guerra contro il comunimso è finita, è stata vinta, oggi i nemici sono altri, cioè i cattofascisti.
L’omofobia negli ex paesi dell est è il frutto di 50 anni di educazione social/comunista... I figli del comunissimo russo sono gay ! Qui diamo fiducia ancora ai”comunisti solo perché il comunismo italiano fa ridere rispetto a quello dell ex CCCP.