Per anni hanno continuato a dire che i corsi di educazione sessuale nelle scuole avrebbero causato problemi ai bambini, che la teoria del gender li avrebbe fatti diventare gay. Uno studio ha confermato, come se già non lo sapessimo, che tutte queste ipotesi sono false. E proprio l’assenza di un’educazione sessuale soddisfacente porta i ragazzi e le ragazze adolescenti, e non solo, a cercare le risposte alla sessualità altrove. Ovvero, sulla pornografia.
Questo è quanto indicato nel rapporto del British Board of Film Classification, l’organizzazione britannica che si occupa di classificare tutti i film (anche quelli riguardanti la pornografia) per assicurarsi che siano adatti all’età. I ricercatori dello studio hanno intervistato ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 17 anni e tra i 16 e i 18 anni. I dati della ricerca riguardano etero e appartenenti alla comunità LGB. Questo significa che nessuno degli intervistati si è identificato come transgender.
La scoperta della pornografia: per caso o volutamente in base all’età
Il campione che va dagli 11 ai 13 anni hanno visto un video porno “per sbaglio”, ovvero cercando la parola sesso su google o cliccando su pubblicità o link inviati dai compagni. Crescendo con l’età, sono i due terzi degli adolescenti di 14 e 15 anni ad aver visto un porno, il dato sale al 79% tra i 16 e 17 anni. In questi ultimi casi, la ricerca è voluta.
Ma perché la ricerca della pornografia? La motivazione non riguarda solo il piacere sessuale. Bensì, per capire cosa sia il sesso, come si fa e per scoprire anche il proprio orientamento sessuale. Il ricorso alla pornografia è dato quindi anche a causa di un’educazione sessuale a scuola pressoché inesistente.
Difatti, dal rapporto si nota come i giovani abbiano espresso una chiara insoddisfazione e anche frustrazione nei confronti dell’educazione sessuale in classe. Un’educazione impostata sulle MST ma senza una spiegazione dettagliata. Anche le nozioni sul sesso tra persone etero non era utile, così come spiegato, mentre quello tra persone dello stesso sesso non erano mai state nemmeno citate, con una grave carenza per gli studenti LGB. Insomma, le domande “cosa fare” e “come far godere” non trovavano risposta.
Focalizzandosi solo sul campione LGB, il 46% ha dichiarato che grazie alla pornografia ha capito a quale genere era attratto. Inizialmente, gli stessi hanno guardato prima dei video porno etero, per poi ampliare la loro ricerca a quelli omosessuali.
L’elenco delle motivazioni ed effetti
I giovani intervistati hanno quindi spiegato di essere ricorsi alla pornografia per:
- Avere informazioni sul sesso: 32% maschi, 20% femmine;
- Curiosità sul mio corpo (paura che ci fosse qualcosa di anormale) : 17% ragazzi, 19% ragazze;
- Posizioni o tecniche da provare: 14% ragazzi, 8% ragazze;
- Capire come fare: 15% ragazzi, 10% ragazze;
- Capire che genere mi attrae: 13% di ragazzi, 9% di ragazze;
- Come migliorare nel sesso: 7% maschi, 3% femmine.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.