Lo stigma verso la “B” della sigla LGBT è sempre più vivo in questo periodo, nonostante vi sia una crescita esponenziale dei bisessuali nella società, specie fra i teenager, come abbiamo riportato più volte.
Al proposito, ecco che lo youtuber Connor Manning ci racconta la sua esperienza dalla sua psicologa. Un’esperienza che lo ha scosso e lo ha portato a molte domande (ma, fortunatamente, non su di sé). Sì, perchè quando il ragazzo ha detto alla psicologa di essere bisessuale … lei gli ha detto che lui non è bisessuale!
Connor Manning specifica che sta benissimo, che non ha affatto dubbi sulla sua bisessualità e che è perfettamente conscio di chi sia e cosa gli piace, ma si chiede:
“Se non fossi stato quello che sono ora? Se davanti alla poltrona della psicologa ci fossi stato io 3 anni fa’, con tutte le confusioni del periodo, come avrei reagito? O se ci fosse stato un ragazzo totalmente diverso da me, non così sicuro di sè, ne sarebbe stato traumatizzato? Che cosa gli sarebbe successo a sentirsi dire queste cose da una terapeuta?
Connor Manning punta il dito, giustamente, contro la psicologa:
“Ma uno psicologo non dovrebbe invalidare la tua personalità e dirti chi sei ma, al massimo, guidarti per scoprire chi sei da solo, portandoti a seguire un percorso personale”.
Parlando con altre persone Connor ha potuto, tristemente, notare che questo non è un caso isolato e che moltissimi psicologi e simil terapeuti tendono a fare la medesima cosa, provando a definirti in una sessualità o, peggio, in una personalità, quasi ad “aggiustarti” secondo la loro visione.
C’è timore di un’etichetta o di un’etichetta “sbagliata”, timore per l’omosessualità o per cosa? Per quale motivo uno psicologo dovrebbe dirti che non sei bisessuale quando ti senti tale?
Guardate il video per sentire, nel dettaglio, l’esperienza di Connor.
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