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Maria Maddalena ovvero come la Chiesa ha messo il guinzaglio alle donne

Maddalena è redenta, ma ci può essere spazio per lei solo perché il suo passato viene dimenticato. Che sorte avrebbe oggi Maria Maddalena?

Maria Maddalena ovvero come la Chiesa ha messo il guinzaglio alle donne - maddalena 1 - Gay.it
3 min. di lettura

Il Cristianesimo nel suo monoteismo politeistico prevede due sole figure femminili: una maggiore, più grande e più bella, la Madonna e una minore, un po’ laida e decadente, la Maddalena. Il classico schema: una santa, l’altra puttana.

In realtà la Maddalena proprio puttana non è, bisogna essere precisi. La Maddalena era puttana, poi diventa santa pure lei. Da quest’anno poi proprio in senso tecnico, grazie all’attuale Papa che ha deciso di elevare a festa la celebrazione del 22 luglio, a lei dedicata. Quello che però bisogna riconoscere è che la figura della Maddalena può esistere e avere uno straccio di dignità spirituale all’interno dell’agiografia cristiana solo perché si pente del suo passato. Solo così infatti può essere redenta da Gesù, che la salva dalla perdizione e per qualcuno addirittura dalla lapidazione.

La tragica morte di Tiziana Cantone, la 31enne napoletana umiliata e perseguitata per la sua libertà sessuale, e lo scontro social che ancor imperversa e lascia attoniti, ci hanno riportato ultimamente proprio qui, a fare i conti con il ruolo riservato al femminile nella nostra società, con ciò che una donna può o non può fare col proprio corpo, col sesso, col senso del limite. Cosa ci può insegnare la figura di Maria Maddalena sul modo in cui il femminile è stato pensato ed è pensato tutt’ora nel nostro Occidente? Maddalena è redenta, vero, ma nello storytelling cristiano ci può essere spazio per lei solo perché la sua anima viene bonificata e il suo passato sepolto, dimenticato. Che sorte ben diversa avrebbe e ha oggi Maria Maddalena: Gesù si ritrova in continuazione tra i piedi le foto e i video che quella schifosa ha fatto fino all’altro ieri e che sono dappertutto, complice lo strapotere della rete. Maddalena oggi la redenzione se la scorda.

Nelle storie dei Vangeli Maddalena rappresenta il peccato e, insieme, il tentativo – peraltro assolutamente riuscito – di dargli ordine, di raddrizzarlo. Maddalena passa dai tanti amori terreni, carnali, all’unico amore possibile, quello per Gesù Cristo. E così trova pace. Gesù la salva, è vero. Nella sua setta, nella Chiesa c’è posto per tutti. Ma a che condizioni? Gesù non la accetta così com’è, non chiarisce una volte per tutte che anche una peccatrice ha dignità e può vivere come vuole. Neanche per sogno: la Maddalena per salvarsi deve diventare un’altra. Deve rinunciare alla sua vita, dimenticarsi del corpo o metterlo a servizio: coi capelli pulisca i piedi del Cristo, asciughi a terra, si prostri, si umili. Da puttana a serva.

Questa svolta narrativa dice molto di ciò che la Chiesa ha fatto e continua a fare nei secoli col corpo e sul corpo delle donne. La normalizzazione della sessualità di Maria Maddalena rappresenta la libertà che viene ricondotta all’ordine. Maddalena è il corpo, le emozioni, l’animalità, il sesso ma anche le esplosioni emotive: i pianti, gli urli, gli strilli. Mette in scena il femminile visto come bizzarra eccezione che l’uomo – pure quando è santo – deve provare a contenere, irreggimentare, addomesticare. La donna viziosa e isterica, l’uomo il precettore serafico che la rimette sulla retta vita. Magari al guinzaglio.

Insomma, la figura della Maddalena è stata costruita ad arte (come a suo volta, in modo diverso, quella di Maria, come mostra magistralmente Michela Murgia in Ave Mary) per veicolare un chiaro modello culturale, che insegna alle donne la dedizione che diventa abnegazione, la rinuncia a sé in nome di Cristo. Il quale, una volta risorto, le nega pure un ultimo abbraccio: Noli me tangere, le dice, Non mi toccare. Appartengo al cielo ora, stammi lontana.

 

Jonathan Bazzi

 

In questi giorni, per chi fosse interessato alle tante letture che gli artisti hanno dato a questa figura-chiave del Cristianesimo, la mostra La Maddalena, tra peccato e penitenza, curata da Vittorio Sgarbi, è in corso fino all’8 gennaio 2017 a Loreto (Ancona). 54 opere che mostrano i diversi aspetti iconografici della Maddalena che la storia dell’arte ha immortalato, un excursus classico ci cui vi offriamo un breve scorcio nella nostra gallery.

Immagini:

1 Guido Mazzoni, Compianto sul Cristo morto, 1492, 1497

2 Carlo Crivelli, Polittico di Montefiore dell’Aso, Seconda metà del 1400

3  Nicolò dell’Arca, Compianto sul Cristo morto, 1463-1490

4 Simone Martini, Santa Maria Maddalena (Polittico di S. Domenico), 1320-1321

5 Ercole de’ Roberti, Maddalena piangente,1490

6 Antonio Cavallucci, Maddalena penitente, 1787

7 Ignazio Stern detto Stella, Maddalena in estasi e un angelo, 1725 circa

8 Luca Giordano, Maddalena col crocifisso, 1660 circa

9 Guido Cagnacci, La Maddalena in meditazione,1640 circa

10 Orazio Gentileschi, Santa Maria Maddalena penitente, 1614-1615

11 Cenni di Francesco, Noli me tangere (1370-75)

 

Museo e Antico Tesoro, Santa Casa di Loreto
Aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica
Orari settembre 2016:
10.00/13.00 – 15.00/19.00
sabato e domenica: 10.00/13.00 – 15.00/20.00
Dal 1 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017
10.00/13.00 – 15.00/18.00
sabato e domenica: 10.00/13.00 – 15.00/19.00
Biglietto (visita alla Mostra e al Museo)
Intero 8 euro, ridotto 6 euro
Per informazioni e prenotazioni: 071. 9747198 – 06. 68193064
museoanticotesoro@gmail.com; info@artifexarte.it 

www.artifexarte.it

Immagine di copertina: Noel Jabbour, Maria Magdalena, 2004

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Marco Giranzani 20.6.17 - 21:04

Quoto Mattia Colore: anzitutto credo che la Chiesa affermi quello che afferma riguardo la Sessualità perché ha interpretato la Bibbia troppo superficialmente, poi vorrei ricordare che la Bibbia non coincida totalmente con la Chiesa; in questo la figura della Maddalena è esemplare. A quei tempi le donne valevano 0, ragion per cui già la figura della Vergine Maria la dice lunga sul ruolo della Donna nella Bibbia: doodiché Gesù Risorto a chi appare per primo? Alle Pie Donne e la prima Testimone della Risurrezione è proprio lei, Maria Maddalena: e questo in un'epoca in cui le testimonianze delle donne non valevano niente nei tribunali; e in tutto questo il principe degli Apostoli nonché primo Papa cioè San Pietro non ci aveva capito una mazza! La Bibbia mi permetto di dire che il Femminismo l'ha inventato lei: da Rut a Ester, da Giuditta a Debora fino alla profetessa Anna, tutte Donne di carattere. Passando a noi Gay, nella Bibbia ci sono, ma non certo a Sodoma né nelle Lettere di San Paolo: Re Davide era quantomeno Bisessuale e imho San Giovanni Apostolo ed Evangelista era Gay; sembrerò blasfemo ma di certo sono Scandaloso: rileggete l'Apocalisse e ditemi se non è in un certo modo un Gay Pride?

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mattia colore 21.9.16 - 7:57

dimenticavo una cosa che nemmeno può essere omessa... L'AUTORE scrive SI PENTE DEL SUO PASSATO... ma cosa chi dove? Ma se la Maddalena in vari passi dei vangeli si evince che era anche benestante e probabilmente campava lei la comitiva degli apostoli. Ricordo vagamente un passo di Luca che dice.... "li assisteva coi suoi beni" ... o na cosa del genere.

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mattia colore 21.9.16 - 7:39

Quanta ignoranza, pressapochismo... impressionante nei commenti, ma soprattutto dell'AUTORE. Vi prego prima di scrivere un articolo di informarvi, e cortesemente di non sparare menzogne sulla vita di Gesù Cristo. Maria Maddalena NON è la prostituta, NON è l'adultera.. sono PERSONE DIVERSE! Volutamente confuse dalla chiesa dei primi secoli per ridimensionare l'immagine della Maddalena. Ma nei primi secoli c'era l'ignoranza e il divieto di leggere i testi sacri... OGGI NO! Anzi la Maddalena era la persona più vicina a Cristo, solo che in un mondo fatto di uomini (chiesa fatta di uomini) si è volutamente ignorato la sua figura. Esistono numerosi vangeli gnostici (ignorati dalla chiesa fatta di uomini), addirittura c'è nè uno proprio di Maria Maddalena, che lo testimoniano. Ma anche dai vangeli canonici è palese l'importanza della Maddalena per Gesù... era praticamente un apostolo al pari degli altri 12. Non vi faccio la lista dei passi della bibbia dove si evince l'importanza della Maddalena x il Cristo perché non ho tempo di mettermeli a cercare. (AVREBBE DOVUTO FARLI L'AUTORE PRIMA DI SCRIVERE UN ARTICOLO).. Ma vi dico solo una cosa.. Il Cristo risorto a chi è apparso per primo?... Alla Maddalena! Poi un'altra cosa.... quel "NON MI TANGERE"... è una traduzione erronea (sempre dei primi secoli di una chiesa fatta da uomini) del passo "mê mou haptou" Oggi pacificamente tradotto in "NON MI TRATTENERE"... (poichè il cristo doveva ascendere al padre suo) Quanto pressapochismo... scusate se mi sono dilungato ma spalare merda sulla chiesa mi sta bene, ma sulla vita e le parole di Cristo (mentendo tra l'altro)... NO GRAZIE!

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Giovanni Di Colere 18.9.16 - 16:32

Io ringrazio la redazione di questo sito per aver pubblicato questo articolo. Gesù non perdona la Maddalena e le dice, ok vabbè, fai la brava. Dice vai e non peccare mai più. Il che significa che chi pecca, gay o etero, rispetto alla morale sessuale della chiesa che chiede castità assoluta prima e fuori dal matrimonio (e nel matrimonio si fa solo per procreare), è perdonato a condizione che non torni a peccare. Siccome si sono diffuse voce che Bergoglio avesse cambiato in qualche modo la morale, forse non si è capito bene che non l'ha cambiata o si è fatto finta che non abbia aggiunto "se un gay cerca la fede" dopo il famoso "chi sono io per giudicare un gay". Alle luce di questo non mi sento di condividere il titolo. La donna come l'uomo, gay o etero, per la morale cattolica ha un preciso dovere di comportamento sessuale. Non ci vedo alcuna differenza. E' chiaro che come gay traggo le conseguenze: non posso essere cattolico comunque. Ma anche fossi etero non cambierebbe molto. Voglio fare sesso se e come voglio io, non certo solo sposato e per far figli.

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Valium 18.9.16 - 12:33

Dal punto di vista della catechesi quella di Maria Maddalena è la testimonianza che agli occhi di Dio non esiste colpa che non possa essere espiata o perdonata. Poi ovvio, se andiamo a confrontare la morale di 2000 anni fa con quella di oggi possiamo dire quel che vogliamo. 2000 anni fa nessuno era libero, nessun uomo e nessuna donna, oggi la differenza fra casta e puttana si misura individualmente secondo morale privata. Tiziana Cantone lasciamola stare, che con la libertà sessuale non ci azzecca proprio.

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    Jonathan Bazzi 18.9.16 - 15:20

    La morale di 2000 anni fa è quella che la Chiesa Cattolica tenta di far valere tuttora. Tiziana Cantone è stata linciata per i suoi comportamenti sessuali. In quanto donna, in quanto esplicita, in quanto viziosa. Tiziana non si sarebbe mai potuta chiamare Tiziano.

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      Valium 18.9.16 - 18:30

      Non è del tutto vero. Anche la chiesa come tutte le religioni affronta un processo di secolarizzazione e di riforme, alla fine si tratta solo di quanto profondamente uno interpreta le scritture, magari chiudendo un occhio su qualcosa di restrittivo e facendo passare una regola per una metafora. Per quanto riguarda Tiziana è necessario non fare di tutta l'erba un fascio. La sua distruzione psichica non è stata quella di aver fatto un video che poi è stato messo in giro, non basta. Lei 1- ha perso il controllo del flusso; 2- ha creato il culto del "Bravoh"; 3- è stata costretta al pagamento di 20.000€ di spese legali; 4- ha dovuto subire commenti spiacevoli sulla sua persona. Solo l'insieme di tutti questi fattori ha contribuito alla morte di Tiziana. La parte maschilista in questo caso è punto 4, ovvero un insieme di pochi elementi che la riconoscono personalmente per strada o su facebook e le lanciano insulti. I punti restanti potevano benissimo essere riferiti ad un uomo o ad una donna, ed in ogni caso del punto 4 fanno parte solo una piccolissima percentuale della popolazione maschile, cioè le persone che sono venute direttamente a contatto con lei. Il maschilismo è male, ma demonizzarlo così non aiuta.

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        Jonathan Bazzi 18.9.16 - 18:34

        Sono completamente in disaccordo. Inoltre se intendi continuare a commentare i miei articoli ti pregherei di firmarti con un nome e un cognome. Altrimenti sembra di stare su myspace nel 2006.

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    Laura Francesca Romagnosi 18.9.16 - 15:21

    Duemila anni fa la morale non era quella di Gesù, infatti la donna stava per essere lapidata, in modo diverso oggi è stata lapidata Tiziana. Forse non centra molto l'uso del corpo, ma il giudizio e l'abuso del corpo della donna visto come qualcosa di moralmente deprecabile solo per la donna si. Se la chiesa e la società giudicassero l'uomo e colui che guarda, le Tiziane del mondo continuerebbero a vivere.

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      Valium 18.9.16 - 16:55

      È vero, ma c'è una grande differenza di fondo. Quelle di secoli fa erano regole etiche, pubbliche, che se trasgredite significavano disonore e punizione per il reo (ora che ci penso non bisogna andare molto indietro, i delitti d'onore in Italia sono stati aboliti solo pochi decenni fa), mentre oggi per fortuna la figura della donna viene vista solo dal punto di vista morale, personale. In ogni caso chiesa e società giudicano soprattutto la parte maschile, l'uomo non è certo escluso dal discorso, mi parte che sia addirittura il IX comandamento nel caso della chiesa, e per quanto riguarda lo Stato stanno già scattando denunce. Ho capito quello che vuoi dire, ma è un discorso veramente complicato. Se vedi una show girl mezza nuda e deliberatamente un po' deficiente in fascia protetta alla tv ti sale la rabbia per quello che trasmette l'immagine, ma c'è chi dice che è colpa degli spettatori, c'è chi dice che è colpa della produzione e c'è chi dice che è colpa della ragazza che si è abbassata a tanto. E poi ovviamente c'è chi dice che non c'è nulla di male. Ma il caso di Tiziana è un'altra cosa.

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