Davvero non si riesce a capire dove voglia andare a parare, Arcilesbica, nella sua ormai folle ed estrema battaglia contro le famiglie omogenitoriali.
Sabato pomeriggio, mentre sotto il diluvio di Bologna 20.000 persone invadevano il centro per celebrare degnamente il Pride cittadino, l’account FB di Arcilesbica Modena ha ceduto ad un’incredibile invettiva nei confronti delle famiglie arcobaleno: “La natura si scatena con questa violenta grandinata nel giorno del pride lgbtqxftik. Madre terra vi ricorda che i corpi delle donne non sono laboratori per la vostra sperimentazione, ed il capolinea per i vostri trenini arcobaleno è vicino!”.
Decine e decine i commenti di sdegno, tra i quali spiccava quello di Gabriele Piazzoni, presidente Arcigay, incredibilmente cancellato come da lui denunciato: “Vi invito a una riflessione approfondita sulla violenza insita in questo post, che è verognosa e ingiustificabile. Nessuna posizione politica può legittimarsi con l’utilizzo di simili allusioni minacciose. E’ incomprensibile cosa vi abbia portato a dimenticare le battaglie condotte per decenni da tutte le associazioni, compresa Arcilesbica Nazionale, contro il linguaggio d’odio, che tanto male ha fatto e tutt’ora fa alla nostra comunità. Spero che ci sia un immediato ripensamento di questa linea di condotta”.
Purtroppo no, dovremmo aggiungere, perché proprio questa mattina, a Roma, Arcilesbica parteciperà ad una conferenza stampa intitolata “No alla maternità surrogata. I figli non si vendono e non si donano, le donne non si affittano”. Va ricordato, per fare chiarezza, che la gestazione per altri, in Italia, è già illegale. Durissima anche la replica di Famiglie Arcobaleno, sottoscritta da decine di associazioni LGBT.
Durante il Pride di Bologna del 22 giugno Arcilesbica Modena ha pubblicato su Facebook un’immagine del trenino di Famiglie Arcobaleno accompagnato da questo commento: “La natura si scatena con questa violenta grandinata nel giorno del pride lgbtqxftik. Madre terra vi ricorda che i corpi delle donne non sono laboratori per la vostra sperimentazione, ed il capolinea per i vostri trenini arcobaleno è vicino!”.
Come Famiglie Arcobaleno, insieme ai compagn* di tutte le sigle del movimento Lgbt+ italiano, esprimiamo profondo sdegno e dolore nel constatare come l’uso delle peggiori parole d’ordine dell’universo omofobo siano state mutuate e adottate da attiviste lesbiche che pare abbiano fatto del livore e dell’odio nei nostri confronti la loro unica ragione d’aggregazione.
I trenini di Famiglie Arcobaleno continueranno a sfilare in tutti i Pride di questo Paese. A 50 anni dai moti di Stonewall marciamo insieme a tutte le persone che subiscono discriminazione per la loro identità di genere e orientamento sessuale. A nessuno di noi che marciamo nei Pride deve essere augurato di essere punito da natura o divinità di ogni genere per via della propria identità e scelte di vita. Mai ci saremmo immaginati di doverlo ricordare alle compagne di Arcilesbica Modena che, con le loro parole, offendono noi e la storia di tutto il movimento Lgbt+ italiano.
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Ma queste benedette ragazze ( ? ) pensano che l'" utero in affitto" sia un obbligo legale? Il bisogno economico condizionante è una favoletta romantica per educande. E quando mai il 95% delle coppie etero che si rivolgono per la GPA alle ragazze s'è mai rivolta ad una di Arcilesbica? Mi sorge il dubbio che sia questa la ragione di tanta acredine.