Nella giornata mondiale contro l’omobitransfobia, Aurora Consolo, ragazza transessuale di Cagliari, ha raccontato l’odio transfobico che è di fatto costretta a sopportare, giorno dopo giorno, soprattutto sui social.
“Voglio raccontarvi una storia, una storia di dolore certo, ma di resilienza sicuramente“, scrive Aurora pubblicando alcuni screenshot delle offese quotidiane che riceve. “Da 3 anni questa è la mia vita: leggere sui social costantemente e quasi giornalmente frasi diffamanti e offensive che mi vengono rivolte semplicemente per chi io sia“.
Sapete non conta quanto intelligente, brava, buona, bella, istruita io sia, l’unica narrazione possibile per le persone transessuali (e sopratutto le ragazze) è quella che giustifica l’odio nei loro confronti: ne fa quasi uno sport nazionale che ha come scopo la derisione. Io sono un target, un target da abbattere. Il problema è che molto spesso siamo proprio noi, la categoria più odiata, quella più invisibile: quasi nessuno si batte contro l’odio transfobico nello stesso modo in cui ci si batte contro l’odio omofobico. Questo perché la lotta che ci vede riconosciuto il diritto di essere persone meritevoli di rispetto e non solo di pubblico sdegno, non ha ancora dato i suoi frutti. In Italia essere una ragazza transessuale significa essere vista come l’ultima aberrazione esistente, dei mostri che per partito preso non devono godere di nessun tipo considerazione. E tutto questo deve finire.
Parole amare, quelle di Aurora, che ha deciso di raccontare la sua storia, la sua testimonianza di cosa sia la transfobia, “e di come questa inevitabilmente abbia delle ripercussioni sulla mia vita“.
La transfobia uccide, anche gli spiriti più forti. Per questo vi chiedo, se davvero siete dalla mia parte e se davvero volete che tutto ciò finisca, di condividere questo post per dimostrare cosa sia la transfobia. Per dimostrare che, forse, non ce lo meritiamo e che forse è un pó troppo da sopportare. Che io sia obbligata a DOVER sopportare tutto ciò e ritenerlo normale, non va bene. Voi resistereste?
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