Vista la desolante tele-desertificazione estiva, non lasciatevi sfuggire questa sera in seconda serata, alle 23.45 su Raitre, per la serie “Doc 3”, il documentario di Maria Martinelli e Simona Cocozza “Over the rainbow”, finalmente approdato in tv dopo una circuitazione iniziata al Tek Festival di Roma e proseguita con successo in varie località dello Stivale quali Firenze, Ravenna e Ferrara ma anche Catania per il Sicilia Pride. Il 26 maggio è stato persino proiettato al Senato della Repubblica grazie all’interessamento delle senatrici Luciana Sbarbati e Franca Chiaromonte.
È difficile avere un figlio in Italia? Sì, se si è una coppia lgbt, se ci si trova a scontrarsi con quel muro riflettente che è la legge 40 che pone molti, troppi limiti alla fecondazione assistita, vietando quella eterologa. E così il desiderio di maternità diventa un’odissea, anche burocratica, che oggi come oggi si può realizzare solo all’estero. Ne sono testimoni Daniela Bellisario e Marica Pierdicchi, coppia di donne imprenditrici, molto attive socialmente: Daniela è una delle ideatrici del “Gay Village” ed è volontaria nella promozione di campagne e progetti per la difesa dei diritti umani e l’assistenza alle persone vittime di esclusione sociale e discriminazione di ogni tipo. Ha anche siglato il “Patto Generazionale”, i cui firmatari si impegnano a dare spazio alle nuove generazioni. Marica ha invece fondato una concessionaria farmaceutica e gioca a calcetto a cinque in serie A. Dopo tre anni d’amore e convivenza Daniela e Marica decidono di realizzare il loro massimo sogno: avere un figlio.
“Over the rainbow” racconta la vita di Daniela e Marica nei sette mesi che precedono la loro partenza per Copenaghen, dove finalmente possono portare avanti l’inseminazione assistita presso la clinica “Nina Stork”. Si focalizza l’attenzione soprattutto sulle reazioni di amici e parenti che non sempre hanno accettato e compreso a fondo la decisione della coppia.
Chi pensa che il tema della genitorialità omosessuale possa riguardare solo una minoranza ridottissima della società si sbaglia: più di 100.000 bambini, in Italia, hanno genitori omosessuali che si scontrano con un impressionante vuoto di tutela legislativa. Alle coppie lgbt non è permessa l’adozione, non è concessa la fecondazione da un donatore, il genitore non biologico non ha diritto ad alcuna forma di riconoscimento giuridico e può essere separato legalmente da suo figlio.
Questo doc, poi prodotto da Kamera Film e Giusi Santoro, non ha peraltro avuto vita facile: “Per mesi abbiamo cercato finanziamenti e collaborazioni alla produzione” spiega una delle registe, Simona Cocozza. “In tanti, comprese emittenti di circuiti internazionali, visto il tema ci hanno sbattuto la porta in faccia”.
“Negli ultimi tempi, grazie al documentario ‘Over the rainbow’ che ci ha dato l’occasione di girare molte città italiane, ho avuto la possibilità di conoscere tante persone e realtà diverse” spiega la protagonista Marica sul suo blog. “È stata un’esperienza esaltante e mi ha arricchito tantissimo, ho imparato a conoscere e capire le varie esperienze e difficoltà che si incontrato in altre città nel vivere liberamente la propria omosessualità. Ho sempre più consapevolezza che la visibilità è l’unica opportunità e possibilità che noi omosessuali abbiamo per farci conoscere e per far capire che di noi non si deve aver paura, che siamo persone ‘comuni’ che conducono una vita ‘comune’ e che rappresentiamo un’opportunità di ricchezza anche per gli altri. Solo così abbiamo una chance per vincere l’omofobia e solo grazie alla visibilità di tante persone possiamo dimostrare che non siamo più da considerare una piccola minoranza, ma una realtà con cui fare i conti e che soprattutto non deve essere più ignorata. Forza, facciamoci riconoscere e scegliamo di essere visibili!”.
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