45enne vice Presidente di Polis Aperta, Michela Pascali è diventata la prima poliziotta dichiaratamente omosessuale a conquistare un sindacato delle forze di polizia, ovvero il Silp-Cgil, che nel corso dell’assemblea nazionale di Rimini l’ha eletta nella segreteria.
Dopo 20 anni di onorato servizio, Michela è attalmente assistente capo tecnico nella questura di Firenze, negli abiti di tecnico informatico. Fidanzata da nove anni, nel suo passato anche un matrimonio.
“La segreteria mi ha voluto per la mia attività sindacale, non certo solo e perché sono omosessuale“, ha confessato a LaRepubblica. “E’ ovvio che le problematiche Lgbt faranno parte della mia attività, ma non mi occuperò solo di quello, vorrebbe dire svilire il mio ruolo e quello dello stesso sindacato“. “Spero che la mia elezione possa aiutare tanti colleghi a fare coming out, possa aiutare tutti quelli che vivono un disagio ad uscire fuori senza vergognarsi di quello che sono“.
Via Facebook, invece, la Pascali si è detta ‘emozionata ma anche tanto spaventata‘ per l’incarico conquistato.
“Le domande che mi pongo sono tantissime e lo stomaco fibrilla come una lavastoviglie in funzione. Tra tutte, la più importante: sarò in grado di onorare il mio mandato? Di essere dove serve? Di dire e scrivere in modo corretto riflessioni perché il lavoro che tanto amo e che ho scelto con consapevolezza diventi dignitoso, stimolante e uno strumento relazionale e di aiuto per chiunque decida di indossare la mia stessa ‘divisa’?
Il clamore che si sta muovendo è frastornante e inaspettato.
In tanti stanno scrivendo della mia nomina.
E se da un lato mi rendo conto che vorrei tanto si sottolineassero le mie competenze, dall’altro ho ben chiaro il valore politico che in questo momento la mia persona riflette.
Lo so, l’ho messo in conto un bel po’ di anni fa e solo chi, da attivista, si batte ogni giorno per i diritti civili sa cosa voglia dire ‘corpi rivoluzionari, orgogliosi e resistenti’!
UGUAGLIANZA. Cosa significa? Che peso ha?
Ascolto, rifletto e risuono.
Il paradosso: l’Uguaglianza esalta e riconosce la meraviglia delle differenze.
Siamo unici e uniche.
Ma abbiamo la stessa dignità, qualunque sia il colore della nostra pelle, il nostro orientamento sessuale, il nostro genere, ……..
Ringrazio per i numerosissimi attestati di stima e benedico le critiche e i dubbi.
Questo è per me il valore della Testimonianza“.
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