Sono un ragazzo di 22 anni, ho le mammelle ingrossate, faccio ginnastica e dieta, ma non rieco a sviluppare dei pettorali decenti, di cosa si tratta e come si può risolvere questo problema?
L’aumento delle mammelle nel maschio si chiama GINECOMASTIA. Il termine fu introdotto da Galeno nel 200 D.C. che lo defini’ come un innaturale aumento del grasso nella mammella maschile, nonostante egli fosse consapevole della possibilità dell’aumento della ghiandola mammaria. La prima descrizione di una tecnica di riduzione mammaria nel maschio è del XVII° secolo da parte di Paulas ed Aegina.
Attualmente si definisce ginecomastia un ingradimento della mammella maschile dovuto ad un aumento del tessuto ghiandolare, mentre si definisce pseudoginecomastia un aumento del grasso nell’area mammaria. Durante l’adolescenza è normale, per la mammella maschile, andare incontro ad un piccolo grado di ipertrofia, che regredisce prima dei 21 anni. Questa ipertrofia, in soggetti sani è presente nel 38,7% dei bianchi e nel 28,9% dei neri ed è soprattutto concentrata nella fascia di età tra i 14 ed i 14,5 anni.
La ginecomastia che si sviluppa in età prepuberale deve essere attentamente valutata per la sua eziologia in quanto frequentemente si associa ad un tumore testicolare, o ad una atrofia testicolare come nella sindrome di Klinefelter.
La ginecomastia nella tarda adolescenza ed età adulta può essere associata ad una varietà di disordini,1) endocrini: della ghiandola tiroide, della ipofisi, delle surrenali,dei testicoli.2) Alterazione della funzione epatica, alcolismo e cirrosi.3) Somministrazione di ormoni estrogeni a scopo terapeutico Es. cancro della prostata o nel transsessualismo. 4) Uso di MARIJUANA, il cannabinolo presente nell’ERBA è chimicamente simile all’estradiolo.5) Obesità.
L’aproccio terapeutico della ginecomastia nella adolescenza deve essere conservativo, in genere è un disturbo transitorio che non dura più di due anni.
Se invece la ginecomastia è eccessiva o dura per più di due anni è necessaria una completa valutazione clinica per ricercare la possibile eziologia.
La ginecomastia si associa quasi sempre alla pesudoginecomastia, cioè all’aumento di grasso nell’area mammaria ed a volte quest’ultimo è l’aspetto prevalente.
Il trattamento della ginecomastia è chirurgico e consiste in una lipoaspirazione della parte adiposa ed una resezione della parte ghiandolare. Le moderne tecniche permettono una riparazione con incisioni minime ed ottima retrazione cutanea, grande cura deve essere riposta nel livellare l’asportazione alla periferia per evitare la formazione di antiestetici scalini. Il post-operatorio è, in genere, privo di complicanze e la convalescenza dura due-tre giorni.
Distinti saluti
Dott.Luigi Catania
di Forum Estetico
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