Ogni 8 marzo, si festeggia la Giornata internazionale dei diritti della donna. Più conosciuta come Festa della donna, questo nome non rispecchia esattamente il senso, poiché con questa giornata di intende porre attenzione sulla riflessione della donna, più che sulla festa in sé. Parliamo infatti di una data per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche ottenute nel corso della storia, ma anche le discriminazioni e le violenze che le donne sono costrette a subire ancora oggi.
All’origine di questa data, ci sono diverse spiegazioni. Si è pensava che fosse nata da un grande incendio nell’industria tessile Cotton di New York del 1908, dove morirono molte operaie. Ma le informazioni sono confuse, poiché quell’incendio sarebbe avvenuto nel 1911, nella stessa fabbrica. Morirono 146 persone, sia uomini che donne.
In realtà, all’origine della Festa della donna ci sono, come già spiegato, tutti i diritti ottenuti nel corso degli anni dalle associazioni femministe.
Festa della donna: una giornata dedicata ai diritti e alla non discriminazione
Una giornata quindi da ricordare, da condividere, da supportare. Anche per la comunità LGBT, che da sempre – guarda un po’ – combatte contro la discriminazione e per ottenere pari diritti.
In Italia si festeggia dal 1922, mentre negli Stati Uniti d’America dal 1909 e dal 1911 in altri Paesi europei.
La Festa della donna si associa anche alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata ogni anno il 25 novembre.
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