Anche il mondo fetish Italiano ha il suo Club promotore e protettore delle varie sottoculture sessuali , il Leather Friends Italia (LFI) è l’associazione italiana dove poter trovare una condivisione fraterna e sana di quegli orientamenti sessuali che spesso si pensano assenti e propri di realtà culturali più underground.
Iniziò tutto sette anni fa, quando un gruppo di amici diede voce con un primo incontro ufficiale a Padova, alla richiesta di tutti quei ragazzi sparsi per l’Italia che avrebbero voluto vivere e sperimentare liberamente quel particolare aspetto della propria personalità.
Da allora non si sono più fermati, annualmente eleggono un mister per il rubber e il leather e portano avanti una serie di eventi che vogliono dare l’opportunità sopratutto a chi si sta avvicinando all’ambiente , di poter sperimentare per la prima volta in maniera soft e senza pregiudizi.
Abbiamo incontrato uno dei ragazzi del direttivo e ci aiuterà a scoprire alcune curiosità di questa realtà e a poterla capire meglio.
Come è nato il LFI?
Leather Friends Italia è nato nel 2010 grazie ad un gruppo di amici che, a partire dal Veneto e raccogliendo l’ideale testimone del precedente gruppo (MLCV, Motor Leather Club Veneto), si è rimboccato le maniche e ha cercato di coinvolgere tanti giovani e nuove leve in quest’avventura che è il fetish, raggiungendo diverse città nel corso degli anni (Milano, Firenze, Bologna, Torino, Brescia, …).
Il termine Leather è ancora presente nel nome del club, forse può suonare un po’ “old school“, ma crediamo sia un doveroso richiamo a tutti i gruppi che, poco alla volta, hanno contribuito a far crescere la scena fetish italiana. Naturalmente quel “Leather” è fortemente inclusivo di tutti i fetish comuni e meno comuni. La vera novità, che con piacere constatiamo essere sempre più presente in altri gruppi europei, è la presenza della parola Friends. Questo perché alla base della filosofia del club c’è, oltre alla condivisione delle passioni fetish, l’idea che si possa prendere parte ad eventi più social (gite, cene, …) nei quali approcciare un aspetto della propria personalità indubbiamente non facile da gestire per chi è giovane e magari, banalmente, non dispone delle finanze necessarie per permettersi un guardaroba fetish.
Come è strutturato il club?
Il club è un’associazione e come tale prevede la gestione da parte di un Direttivo, eletto ogni due anni, il quale amministra organizzando i momenti di incontro, le feste e ovviamente anche le finanze. La quota di associazione annuale richiesta, che è tra le più basse nel settore (€ 15,00), viene totalmente reinvestita in regali per i soci, realizzazione e acquisto di materiali per gestire la normale
amministrazione del club. Naturalmente il Direttivo è formato da volontari. Volontariato è la parola chiave, per questo sono importanti anche le assemblee con tutti i soci, ai quali si riferisce l’andamento dell’associazione e si chiede sempre di contribuire con idee, ma anche con tanta praticità!
Qual è il programma delle attività del club per il prossimo anno?
Il calendario è principalmente cadenzato dalle feste, attorno alle quali fioriscono poi una serie di attività collaterali. Quest’anno sono previste quattro serate “standard”, alle quali si affiancano due weekend importanti: il primo si svolgerà a Milano dal 2 al 4 novembre 2018 ed è chiamato LFI MEETING: è una sorta di “regalo” che abbiamo voluto fare al club. Non è un compleanno, è un momento nel quale ci si ritrova senza nulla da celebrare, ma solo per il piacere di condividere i propri fetish. Una sorta di non compleanno nel quale trovano spazio una festa solo rubber decisamente ben frequentata, una serata per tutti i fetish e, novità di quest’anno un, preserata destinato a tutti coloro che amano il full leather, ossia il cuoio da capo (quasi) a piedi! Il secondo evento si terrà a fine maggio 2019 a Padova e sarà l’elezione di MISTER LEATHER ITALIA. Molti ricorderanno l’anno in cui la organizzammo in un castello, quest’anno chissà che ci inventeremo! Tutta la programmazione è comunque disponibile al sito www.lfitalia.it
Quali sono le interazioni fra il LFI, realtà prettamente maschile e quella parte di amanti del genere nel mondo femminile?
È capitato, in alcune occasioni, che LFI si sia piacevolmente mescolato con l’altra metà del cielo! In qualche occasione abbiamo preso parte all’evento Decadence ed è stata una bellissima esperienza. LFI rimane, però, un club fetish per uomini gay. Questo perché riteniamo che non travisare la propria natura sia il modo migliore per riconoscere ed apprezzare la diversità negli altri. Quindi ci aspettiamo nuove incursioni nel mondo femminile o, perché no, in un mondo nel quale il genere abbia un’importanza relativa, ma poi si tornerà “alla base”. In fondo, che vacanze sarebbero, se non si tornasse a casa?
Quanto è forte l’interesse per il mondo fetish qui in Italia e qual è la tendenza fetish più comune?
Credo sia in crescita l’interesse per il mondo fetish, ma personalmente ravvedo un rischio all’orizzonte, che non riguarda solo questo mondo ma il nostro modello di vita in generale. Internet, che per tanti anni ha avvicinato le persone e aiutato tanti di noi a legittimare i nostri gusti sessuali, rischia di semplificare alcuni passaggi e di “appiattire” le sensazioni che il fetish genera dal vivo. Insomma, è giusto sdoganare e diffondere questi aspetti, ma come sempre est modus in rebus e dobbiamo tener presente che le nuove generazioni, native digitali, potrebbero dare per scontate tante
cose e stare sempre di più nella metà campo virtuale di questo grande campo di gioco. La tendenza fetish più comune? Il nostro cervello, per me rimane un feticcio imbattibile.
Quali sono le difficoltà che ha dovuto affrontare e che affronta il club?
Tante, ma si superano avendo sempre chiaro l’obiettivo, il sogno. Suonerà banale, ma è proprio così.
Leather Friends Italia in un breve slogan
Sono molto affezionato ad uno slogan che, perdonami questo atto d’immodestia, ho inventato per una campagna di tre anni fa: LFI – Lots of Fun Indeed
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