Dichiaratamente queer e da pochi mesi sposa del bellissimo Liam Hemsworth, 10 anni fa conosciuto sul set del film The Last Song, Miley Cyrus è tornata a parlare della propria vita privata dalle pagine di Vanity Fair Usa, che le ha dedicato l’ultima copertina.
L’attrice, nonché popstar esplosa in tv grazie all’alter ego Disney Hannah Montana, si sente ancora pienamente queer, per non dire pansessuale, come lei stessa si è più volte definita.
La ragione per cui le persone si sposano a volte può essere antica, ma non nel nostro caso. Stiamo rivedendo le definizioni di genere. Una parte importante del mio orgoglio e della mia identità è essere una persona queer e come sostengo da sempre, la gente si innamora delle persone, non del genere, non dell’aspetto, non di qualsiasi altra cosa. Quello di cui sono innamorata esiste quasi a livello spirituale, non ha niente a che fare con la sessualità, come del resto molte relazioni di nuova generazione: il sesso – e il genere – sono in realtà una parte molto piccola, quasi irrilevante delle relazioni. Io e Liam non avevamo bisogno del matrimonio per cementare il nostro legame, ma eravamo entrambi in cerca di stabilità, dopo aver perso la nostra casa – con dentro tutti i nostri averi e i nostri ricordi – negli incendi che hanno devastato Malibu e le zone limitrofe lo scorso inverno. Questo per noi non ha significato mettere un cerotto su una brutta ferita, dicendo: “Ora tutto andrà meglio” – cosa che fanno in molti, usando il matrimonio come una cura. Ho preso ispirazione dalla mia donna preferita, Hillary Clinton, realizzando che io e Liam eravamo “più forti insieme”. Alla fine, a chi importa se è un uomo o una donna. Siamo davvero più forti insieme, uno è il numero solo per eccellenza.
Abbandonati i provocatori abiti indossati in passato, Miley è cresciuta, come donna e come artista, con un nuovo album all’orizzonte e una vicinanza alla comunità LGBT sempre più marcata.
Essendo una persona orgogliosa della sua individualità e della sua libertà ed essendo un membro della comunità LGBTQ +, ho cercato di ridefinire l’aspetto di una coppia moderna, in cui la sessualità e l’identità di genere sono completamente separati dalla relazione. Durante il giorno delle nozze, ho indossato l’abito da sposa, avevo acconciato i capelli per l’occasione perché lo desideravo, ma questo non ha fatto di me automaticamente “una gentile signora eterosessuale”. La mia relazione è molto speciale per me, è la mia casa. Mi sento meno fuori posto quando siamo nella stessa stanza, non importa dove sia, ma solo perché qualcosa è cambiato nella mia relazione non significa che debba cambiare drasticamente anche nella mia individualità.
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