Le rivelazioni degli ex-compagni sono sempre un pò cattivelle, ma se si rivelassero fondate, quelle di Guy Ritchie sull’ex-moglie Madonna, rivelerebbero una forma di narcisismo preoccupante. Il regista si è sfogato, raccontando di essere stato costretto per anni a fare sesso con le canzoni più famose della moglie in sottofondo: «Mi costringeva a farlo su una poltrona dotata di un sistema audio integrato per l’ascolto stereofonico della musica», la sua musica. Le poltrone di cui parla sarebbero rigorosamente Made in Italy essendo la cantante una patita della prestigiosa ditta Natuzzi e nonostante Guy preferisse fare l’amore sul più tradizionale letto, lei preferiva sperimentare le posizioni più strane ascoltando i suoi più grandi successi. «Conosco a memoria Secrets, Vogue, Holiday e tutte le sue oltre 500 canzoni perché ero costretto ad ascoltarle anche nei momenti più intimi» ha confessato Ritchie.
«Mette sempre se stessa al centro del mondo. E’ ingabbiata dalla sua immagine» ha poi aggiunto Guy. Le sue parole, però, arrivano dopo una recente dichiarazione di Madonna sul matrimonio che deve averlo offeso non poco. La popstar ha infatti dichiarato che non si risposerebbe «neanche sotto un treno». Dello stesso avviso sembra essere lui, che ha risposto a queste affermazioni dicendo:«Da quando non sto più con lei sono esploso come regista e, ai Golden Globe, al mio ultimo film è andato anche il premio per il miglior attore» ha poi colto l’occasione per difendersi dalle accuse di omofobia che il fratello di Veronica, come la chiama lui confidenzialmente, gli ha mosso nel libro autobiografico Life with my sister Madonna, citando gli ultimi due film che ha diretto, nei quali «l’affetto tra uomini è descritto con delicatezza».
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