Si sono commossi in tanti, ieri, in via San Filippo, nel cuore del quartiere Parioli di Roma, gustando quello che per ognuno dei presenti sarebbe stato l’ultimo gelato nella gelateria che è passata alla storia della mondanità capitolina con il nome di "dai frocetti". Certo, forse non troppo politically correct nè di gran classe, il nomignolo, ma tutti lo conoscenvano così e questo è il nome che per decenni giornalisti di tutto il mondo hanno usato per raccontare aneddoti e storielle di quella gelateria.
Già, l’ultimo gealto, perché dai eri la gelateria "dei frocetti" è ufficialmente chiusa: "Non ce la facevamo più — ha spiegato Rita, attuale proprietaria e figlia di Giulia che insieme ai fratelli lo aprì negli anni ’50 — nessuno sfratto, le mura sono nostre. Solo stanchezza".
Sull’origine dell’appellativo, diventato più famoso del nome vero, girano molte leggende. La più accreditata è quella costruita sulle cronache rosa degli anni ’60 e ’70 che raccontavano come, essendo aperto fino a notte fonda, la gelateria fosse punto di ritrovo di persone ‘stravaganti’, come si diceva allora, compresi i gay.
Numerosi i clienti illustri della storica gelateria: da Fellini a Monica Bellicci, passando per l’alta borghesia pariolina. "Dai Bulgari, ai Fendi, ai De Sica, ai Rossellini, tutti clienti", ha raccontato ancora Rita, sfogliando un ingiallito album dei ricordi tra cui spiccano una foto della madre, Giuliana, accanto alla magnifica Silvana Mangano, la sedia preferita di re Farouk, Mina in abito da sera, un articolo, addirittura, del New York Times e un assegno di Fellini che, spiega la proprietaria "pagava sempre così, mai in contanti".
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