Sintomi e cure dei condilomi anali

Cosa sono i condilomi anali? È vero che colpiscono solo gli omosessuali? Quali sono i rischi reali di questo virus? Come si curano e a chi rivolgersi? In questo articolo puoi scoprire tutto ciò che riguarda queste lesioni tumorali benigne piuttosto comuni

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Pixabay
5 min. di lettura

I condilomi anali e, in generale, la condilomatosi dei genitali (vagina, pene, ano) sono le malattie sessualmente trasmissibili più diffuse. Si tratta di lesioni neoplastiche di tipo benigno che colpiscono circa l’1% della popolazione italiana sessualmente attiva. In particolare, si ha un picco di persone infette nel target d’età tra i 19 ed i 25 anni.

Seppur si tratti di una patologia che colpisce molti omosessuali, sono numerosi i casi di donne e uomini eterosessuali (o di altri orientamenti) colpiti dalla condilomatosi.

Approfondiamo l’argomento qui di seguito.

Cosa sono i condilomi anali, quali sono i sintomi

I condilomi presenti nella zona anale, perinanale e, in qualche caso, all’interno dell’ano si caratterizzano per la presenza di piccole escrescenze, protuberanze cutanee irregolari (isolate o raggruppate a “cresta di gallo”, “a cavolfiore”).

In particolare, i condilomi “a cresta di gallo” sono detti anche acuminati.

Solitamente i condilomi anali tendono ad essere di forma ovale o tonda, ma spesso possiedono bordi frastagliati. Il colore che assumono è generalmente grigiastro, bianco madre perlaceo ed hanno una dimensione di qualche millimetro.

Oltre a questi sintomi evidenti che ti permettono di riconoscere i condilomi genitali/anali, tra i segnali di questa patologia cutanea c’è il forte prurito nelle zone colpite.

I condilomi si possono, tuttavia, confondere con le emorroidi. Vediamo qui di seguito la differenza fondamentale tra di essi.

come riconoscere i condilomi anali
Wikimedia Commons

Differenza tra condilomi ed emorroidi

La principale differenza tra queste manifestazioni dermatologiche risiede nella contagiosità dei condilomi rispetto alle emorroidi.

I condilomi sono, infatti, causati dal virus “HPV” (l’acronimo di Papilloma Virus Umano) e, nello specifico, dai tipi 6 e 11 di HPV.

Come probabilmente già saprai, il Papilloma Virus è responsabile di infezioni molto diffuse ed il contagio avviene prevalentemente per via sessuale (in certi casi anche con il contatto di oggetti contaminati, come la biancheria non correttamente lavata, igienizzata). La trasmissione avviene anche per semplice contatto diretto pelle-pelle.

Dato che i condilomi potrebbero essere sullo scroto o intorno all’ano questo spiega anche perché il preservativo non protegge completamente da questa infezione. Nelle persone con sistema immunitario poco efficiente (come ad esempio nei malati di AIDS) i condilomi possono essere presenti anche in zone dove normalmente compaiono più raramente come la bocca, le ascelle ed in generale le zone caldo-umide.

Il virus si sviluppa, in particolare, attraverso il sesso anale, vaginale o anche orale. Persino la masturbazione può essere causa di contagio: se, infatti, si masturba il partner con la medesima mano utilizzata per masturbare subito dopo sé stessi, il virus può essere facilmente trasmesso.

Invece, le emorroidi, così come altre patologie cutanee dalla manifestazione simile (come i fibromi penduli ed i nei), non sono affatto malattie sessualmente trasmissibili. Le emorroidi, tra l’altro, sono fisiologicamente importanti per il corpo, in quanto proteggono i muscoli dello sfintere anale e svolgono un ruolo fondamentale per la continenza delle feci. Diventano una malattia quando si gonfiano ed infiammano assumendo un colore rosso-violaceo, causato dal sanguinamento e caratterizzato da forte, intenso dolore.

Condilomi anali: qual è il tempo di incubazione

Il tempo di incubazione dei condilomi anali (cioè il tempo che passa tra infezione da HPV e sviluppo dei condilomi) viene calcolato tra 6 settimane e 3 mesi. Tieni conto, tuttavia, che, proprio perché non tutti possono manifestare dei sintomi evidenti, è molto difficile stimare questo periodo di tempo anche perché spesso i condilomi anali crescono in punti che non si possono vedere (per esempio nel canale dell’ano).

I rischi reali dei condilomi anali

Le complicazioni a cui si può incorrere con una patologia cutanea come quella dei condilomi riguarda in particolare le persone immunodepresse, i soggetti già particolarmente debilitati come i sieropositivi e le persone con il cancro.

I condilomi anali (che come abbiamo affermato nell’introduzione sono tumori benigni) possono diventare tumori maligni in corrispondenza dell’anoderma, ma anche di altre zone: nelle donne il virus che provoca queste protuberanze può arrivare ad intaccare la vulva e portare a tumore della cervice uterina; negli uomini l’HPV può intaccare anche il pene a causa, per esempio, della trasmissione del virus tra ano e pene durante il lavaggio; nei soggetti sieropositivi i condilomi possono trasferirsi anche dentro la bocca.

Da non sottovalutare anche le complicanze da un punto di vista psicologico, in quanto chiaramente i condilomi possono rappresentare fonte grande di disagio e imbarazzo.

come curare i condilomi anali
Creative Commons. Ted Eytan

A chi rivolgersi

Ti consigliamo, quindi, di rivolgerti in primis al tuo medico di base.

Egli ti indirizzerà ad un centro MTS (cioè il centro per le Malattie Trasmesse Sessualmente), che esiste in ogni capoluogo di provincia e che è generalmente aggregato al Reparto di Dermatologia dell’Ospedale.

Puoi anche rivolgerti a loro direttamente, per maggiori informazioni. E se hai bisogno successivamente di un chirurgo (nel caso loro non facessero l’anoscopia), saranno loro stessi a farti la richiesta per il chirurgo.

Rivolgendoti ad una struttura pubblica risparmi chiaramente dei soldi, anche se probabilmente impiegherai più tempo del previsto rispetto ad una struttura privata. Se non c’è alcuna urgenza relativa ai condilomi anali di cui sei affetto o è affetto il tuo partner non preoccuparti di questo.

Ad ogni modo, se è il tuo partner affetto da questa patologia, consigliamo anche a te di sottoporti a dei controlli.

Come curare i condilomi anali

Questa guida si pone l’obiettivo esclusivo di informazione e non spetta a noi fornire una diagnosi della patologia cutanea.

Ad ogni modo ti mettiamo a conoscenza delle possibili cure a cui tu ed il tuo partner andrete in contro.

Negli ultimi alla terapia farmacologica viene preferita quella chirurgico-distruttiva, che comprende i seguenti interventi:

  • La criochirurgia. Attraverso un tampone imbevuto di azoto liquido vengono congelati i condilomi anali e successivamente asportati senza la necessità di anestesia.
  • La laservaporizzazione. Essa agisce con precisione sui condilomi anali e determina la loro esportazione. Solitamente questa terapia viene eseguita in anestesia locale.
  • La diatermocoagulazione. Questa terapia viene considerata molto efficace per i tempi rapidi con la quale viene eseguita. Attraverso un vero e proprio elettrobisturi, i condilomi anali vengono tagliati e l’anoderma immediatamente cicatrizzato. Non si tratta, tuttavia, di un intervento completamente indolore. Inoltre, da tenere in conto il fatto che le cicatrici possono essere più estese rispetto agli altri interventi chirurgici.

Insieme a questa terapia distruttiva, ti verrà consigliato di seguire delle norme dietologiche e dell’adeguato riposo.

Sarebbe corretto ed etico avvisare, inoltre, i partner con i quali si sono avuti rapporti sessuali nei tre mesi precedenti, cosicché anche loro possano procedere a controlli medici.

La prevenzione, comunque, è sempre importante, per non incorrere in recidive. Facciamo accenno, in particolare, alle basilari regole del sesso sicuro.

 

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