Natale, tempo di giocattoli…
Per i più piccoli, direte voi…
Niente affatto!
Non solo perché il gioco è patrimonio di ogni età, ma anche per il fatto che i giochi rappresentano una branca del collezionismo non certo trascurabile.
Le vecchie bambole, i sempreverdi trenini, i mitici giochi in scatola, hanno un loro mercato con quotazioni e prezzi da far invidia talvolta a quelli dei “colleghi” azionari.
La classificazione più importante che può essere fatta distingue i giocattoli antichi propriamente detti (dal ‘700 alla metà del ‘900), da quelli prodotti successivamente, altrimenti chiamati modernariato.
Per i primi si parte dal 1700 non perché prima di quel periodo non esistessero i giochi, ma per il fatto che in tale epoca erano oggetti elitari, riservati ai nobili, o comunque ai pochi fortunati che se li potevano permettere, e solamente con l’età dell’illuminismo si è data loro una diffusione di massa.
Con l’avvento poi della plastica ad inizio ‘900 e della produzione in serie, sono diventati davvero alla portata di tutti.
E’ ovvio che i giochi di una volta hanno in un certo senso un ruolo di privilegio, ma non è da escludere che pezzi più recenti li possano superare per quotazione.
E poi si sa, la quotazione stessa è nella maggior parte dei casi soggettiva, e magari il pezzo che manca in una collezione può avere un valore altissimo per il singolo e non per il resto del mercato.
Ecco invece qualche dato comune.
Per le bambole antiche (famose quelle dell’italiana Lenci e della francese Bru&Cie) si parte dai 250 € per arrivare ad alcune migliaia, mentre per i giocattoli di latta degli anni ’30 si va dai 50 ai 2000 €.
Per rendersi conto dei prezzi basta comunque collegarsi ad Internet e visitare qualche sito di aste on-line, dove ci apparirà più evidente l’ampiezza degli scambi e la varietà di questo mercato.
Se invece volete toccarlo con mano allora recatevi a Novegro (MI), dove due volte all’anno si tiene la più importante fiera italiana dedicata al giocattolo.
Quindi fuori dal cassetto la vostra amata Barbie; dopo aver fatto da modella alla vostra infante gaiezza chissà che magari non rappresenti pure una fonte di guadagno!
di Sirio Belli
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