Uno dei temi che emergono in questi primi giorni di sfilate è il forte legame tra sport e moda maschile. La moda guarda con simpatia il mondo dello sport: sono molti gli stilisti che sponsorizzano squadre e manifestazioni sportive (Prada con Luna Rossa e Armani con la sua squadra di basket, giusto per fare un paio di esempi) o che scelgono atleti come testimonial pubblicitari (e l’elenco, qui, è senza fine). Quando però lo sport invade il mondo iper-reale e platinato delle sfilate si assiste a un paradosso: diventa difficile non vedere situazioni gay in un contesto che – fuori dalle passerelle – appare invece fatto di amicizie virili, linguaggio da spogliatoio, e omofobia serpeggiante. A volte succede perché il particolare elegante e le scelte estetiche azzardate fanno apparire un po’ meno macho i modelli. In altri casi, è proprio l’iper-mascolinità delle situazioni a ricordare i set di certi film pornografici.
I modelli di Dirk Bikkembergs – a differenza degli efebi che si vedono su altre passerelle – sono maschi veri Uno degli stilisti che da più tempo ha legato il proprio nome allo sport è Dirk Bikkembergs, che ispira le sue collezioni a un concetto di sport couture: come dire, alta moda con taglio sportivo. Oltre agli sneaker, lo stilista tedesco è spesso ricordato per le t-shirt con la sagoma del calciatore. Anche la nuova collezione riprende i temi di uno stile che ormai è ben consolidato, e i modelli che sfilano – a differenza degli efebi che si vedono su altre passerelle – sono maschi veri con una muscolatura non fine a sé stessa: li si immagina senza fatica a rubare la palla agli avversari, tirare in porta, abbracciarsi tra di loro per il goal. E, perché no, farsi la doccia tutti insieme a fine partita. Che dire: ce n’è per stuzzicare l’immaginario sia di etero che di gay.
Altri stilisti si sono ispirati al mondo dei Gran Prix di Formula 1 in questi giorni. Frankie Morello, marchio nato dalla partnership tra Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti, mette in scena una gara tra go-kart mentre i modelli, che facevano del loro meglio per sfilare senza essere investiti, indossano una collezione fresca, colorata ed eroticamente stimolante, con salopette slacciate sul davanti e meccanici a torso nudo e coperti di macchie d’olio. Finita la gara, il vincitore sale sul podio, ritira la coppa, stappa lo champagne e si diverte a schizzare i modelli in costume da bagno. Pubblico in visibilio mentre i due stilisti, cagnolini in braccio come d’abitudine, si godono l’applauso.
Stessa ispirazione Formula 1 per la sfilata di D Squared. I designer, i due stilisti canadesi Dean e Dan Caten non badano a spese per uno show in partnership con il team di Formula 1 Renault. I modelli, sensualissimi, sfilano a ritmo rock mentre i meccanici si danno da fare sulle auto, presenti anche loro in passerella. Musica con toni epici per la marcia finale dei gemelli Caten in smoking, incoronati d’alloro come i poeti e i condottieri dell’antichità, mentre il pubblico tributa loro la standing ovation.
di Diego Erre
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