Valeria, tu sei eterosessuale, cosa ti lega alla comunità gay?
Si, sono eterosessuale, anche se credo che dentro ognuno di noi ci sia una potenziale omosessualità. Ho da sempre molti amici gay e lesbiche per cui una sera bevendo una birra gli ho parlato di un’idea che avevo avuto: una fede gay. Si tratta di un Anello di appartenenza perchè conosco bene il mondo gay e ho constatato che esistono storie che non durano nel tempo. Esistono anche tra noi etero ed è per questo che sono single. Ma questa è un altra storia… È un anello d’appartenenza, come i cristiani che vogliono farsi riconoscere o le coppie sposate che indossano la fede. Anche il ragazzo gay deve poter dire «che bello, io sono gay, esisto e per questo indosso questo anello».
Portando l’anello, chiunque può capire che sono omosessuale?
No, è stato concepito in maniera tale che girandolo, si trasforma in una fascia di metallo sulla cui superficie è inciso il nome di questa linea, appunto Our, a quel punto diventa una fascia normalissima. Questo nel caso in cui chi lo indossasse, per motivi assolutamente personali, ritenga di non volersi mostrare in una determinata occasione.
Come ha reagito la tua famiglia alla proposta di un progetto così particolare? Ha sposato l’idea di una fede gay con il tuo stesso entusiasmo o ha avuto qualche perplessità?
Ne ho parlato subito con mio zio, un uomo di 82 anni e mi ha detto «Geniale!». La mia famiglia non poteva reagire altrimenti perchè da sempre i miei amici gay e le mie amiche lesbiche hanno frequentato casa mia. Tornando all’anello, appena sono tornata a casa dalla serata con gli amici ho chiamato Gianluca Lunati, il ragazzo che li produce. Ho contattato un’azienda così grande perchè volevo un prodotto Politically Correct perchè anche i gay avessero un oggetto di valore. La prima cosa che ha detto è stata: «Valeria, hai messo in subbuglio un’azienda, sono tutti eccitati all’idea di questa cosa’. Da lì è partito tutto il progetto
Un’azienda importante come la ditta Lunati non ha avuto paura di accostare la propria immagine ad un progetto come questo? Assolutamente no! Purtroppo alcuni clienti storici a cui lui si è rivolto hanno avuto il timore di prendere questo prodotto
Come mai allora il prodotto è stato lanciato sul mercato inglese e non su quello italiano?
Perchè siamo ancora nel Medioevo, la gente viene ancora picchiata per strada perchè ha una realazione con un uomo. Purtroppo è stata lanciata a Londra perchè l’Italia in fatto di diritti gay è molto indietro.
Pensi che la situazione cambierà nel momento in cui l’Italia permetterà di sposarsi a persone dello stesso sesso?
Assolutamente si, magari si riuscisse a fare questo! Ne saremmo ben contenti
Raccontami un pò la serata di presentazione, come è andato il party? Che atmosfera si respirava?
Era carino, eravamo tutti molto rilassati, tranne me ovviamente che ero nervosissima. Anche il giorno successivo, al cocktail di benvenuto alla showroom, è andato tutto benissimo, si sono lasciate andare anche le persone importanti che avevano paura di metterci la faccia. Non perchè fosse un prodotto gay ma perchè si trattava di un prodotto nuovo e si ha sempre un pò il timore che le cose non vadano come si spera.
La stampa italiana ha dimostrato attenzione verso l’evento?
Purtroppo no, ci avevano dato conferma dodici giornalisti ma non è venuto nessuno. Parlo anche della stampa che tratta argomenti a tematica omosessuale. Non so perchè, il prodotto è comunque piaciuto tantissimo a tutti. Ha superato le aspettative di tutti, soprattutto di quelli che avevano il timore di trovarsi davanti a un prodotto volgare e sono rimasti piacevolmente colpiti dalla delicatezza con il quale abbiamo trattato il prodotto. Proprio per la delicatezza della situazione e di quello che purtroppo si sente in giro.
I colleghi del settore, cosa hanno pensato di questa trovata coraggiosa?Ti hanno fatto i complimenti o ti hanno criticata?
Alcuni miei colleghi l’hanno trovata una cosa molto divertente, molti altri una cosa coraggiosa. Io invece la trovo una cosa normalissima. Per questo il nostro slogan è Different is equal.
Ha presenziato qualche Vip alla serata?
Abbiamo provato ad invitare alcuni Vip omosessuali ma hanno preteso dei compensi davvero troppo alti. La cosa terribile che ho notato è che da tempo vengono fatte delle grandi battaglie ma quando c’è da parlare di una cosa positiva che può aprire delle polemiche importanti e costruttive, si tirano indietro. Di tutta quest’esperienza questo è l’unico aspetto che mi ha delusa.
State avendo un riscontro positivo? La comunità omosessuale avvertiva davvero l’esigenza di una linea di gioielli a loro interamente dedicata?
Le vendite stanno andando molto bene. Quando ho mostrato le fedi a Christoph Laudamiel