Gazosa – Vincitori Sezione Giovani – "Stai con me (forever)". In tempi in cui gli adolescenti ammazzano, squartano, picchiano, il quartetto della scuderia Caselli è quanto di più rassicurante offre il mercato. Bravi a suonare una canzoncina orecchiabile e con qualche pretesta nel testo. Il coraggio delle giurie tende allo zero, ma la loro freschezza merita un 7
Moses – Secondi Classificati – "Maggie". Trash tamarro a go – go. Il cantante si spalma un dalmata sulle spalle e bercia nel microfono tediose gnole sull’amore limpido. Memorabile la chiusa "So che sei diversa". Ci crediamo. Una normale non se lo filava di certo. Voto 0
Francesco Boccia e Giada Caliendo – Terzi Classificati – "Turuturu". Li hanno presi tutti per il culo. Però non si canta altro. Il ridicolo a volte paga. Lei ha quindici anni, lui viene dallo Zecchino d’oro. Lei poteva diplomarsi e lui a continuare a lavorare in televisione. Comunque cantano bene. Voto 1+
Xsense – "Luna" – Sciacquatura pop insipida. La solita boy band scimmiottante gli stili di oltreoceano. Sono belli, ma inutili. Voto 5
Sara 6 – "Bocca" – Canzoncina che vorrebbe essere spregiudicata, ma che risulta cacofonica e, a tratti anche ridicola. Per cantare le pieghe di una bocca bisogna essere Baudelaire, non l’ex cantante dei Taglia "42". Voto 3
Francesco Renga – "Raccontami" – Lui, invece, è l’ex cantante dei Timoria. E si sente. La canzone non è tra le sue migliori, ma la sua voce è sempre cristallinamente potente ed emozionante. E quell’aria da sciupafemmine lo rende indimenticabile. Voto 9.
Isola Song – "Grazie" – Ultimi. Di solito a Sanremo gli ultimi saranno i primi. Se saranno primi non si sa. Di sicuro sono interessanti. Etnico pop con forti influenze sarde. Wordl music di qualità. Voto 8
Carlotta – "Promessa" – Capitombola sulle scale, ma, da vera signora, se ne strafrega e canta bene la sua canzone. Che è comunque orecchiabile e con un bell’arrangiamento. Voto 8
Velvet – "Nascosto dietro un vetro" – Bellini, bellini, bellini. Sono uguali ai Blur. Meglio: sono uguali al cantante dei Blur Damon Alban. Di aspetto e basta, però. La musica è un po’ inferiore (solo un pochino, eh), ma non terribile. Meritano un po’ di fiduci, via. Voto 6 meno.
Roberto Angelini – "Il signor domani" – Esaltante la canzone ed esaltante lui. Testo "sinistroso" e splendido. Maliconia, speranze, delusione, parole che volano lievi sulle corde della chitarra, ma che si fissano nella mente. Premio della critica meritatissimo. Voto 10.
Paolo Meneguzzi – "Ed io non ci sto più" – Bel manzo. Canotta a rete che lascia intravedere il capezzolo. Si fa guardare. La canzone, invece, non si fa ascoltare. Terribile pasticcio su un amore al telefono. "Ciao che fai?". Metto la segreteria telefonica. Voto 2.
Carlito – "Emily" – Testo di emarginazione sociale che sembra riprendere una sceneggiatura di Ken Loach. Emarginazione sociale, disagio, voglia di fuggire in un "altrove qualsiasi". Intenzioni encommiabili, ma il risultato è un po’ troppo modesto. Voto 5.
Stefano Ligi – "Battiti" – Era meglio se la intitolava "conati". Poichè sono gli unici spasmi che riesce a provocare. Voto 1 + tutto al suo parruchiere. Ma come ha fatto a mettergli quella cofana in testa?
Pincapallina – "Quando io" – "Ti amo/ cosa c’è di strano/ brutto come sei/ fatti miei". Pare che la cantante sia studentessa in giurisprudenza. Non si può altro che augurarle un brillante futuro da avvocato. Fatti suoi. Voto 3
Ricky Anelli – "Ho vinto un viaggio" – Anche se molti lettori, probabilmente, vorrebbero vincere un last – minute insieme a lui, sarebbe opportuno farlo cantare solo in aereo. Il ritmo non è male, ma il resto è stupidotto. Voto 5 e mezzo.
Principe & Socio M. – "Targato Na" – Coraggiosi ad affrontare le polemiche sanremesi sull’omosessualità nell’Arma. La musica è trascinante, anche se il testo presenta alcune ingenuità. Voto 7 e mezzo.
In attesa del vincitore dei big, che tutti pensano sia Giorgia. Andiamo bene!!!
di Paola Faggioli
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