1 – GAY RIGHT COMPILATION
E’ un disco uscito in occasione del Pride, a tiratura limitata, ma lo recensiamo adesso perché vale la pena di ascoltarlo tutto l’anno, vuoi per ricordare da dove veniamo musicalmente (la nostra casa nella prateria?), vuoi per sorridere quando l’eccesso fa a pugni col buonsenso.
E’ la storia della canzone gay italiana "di movimento"… parte dai primi passi del praticamente sconosciuto "Fuori" di Peter Boom (un po’ ingenuo… è del ’72, contemporaneo di "Walk on The Wild Side" di Lou Reed o "Darling!" d’Ivan Cattaneo con testo dada di Mario Mieli) e arrivare a La Cristiana, idola del Pride 2002 appena chiuso.
Ci alcuni ricordi preziosi: "Valery" di Alfredo Cohen e Franco Battiato (in questa versione dedicato a una storica gang-leader del movimento bolognese, diventerà "AlexanderPlatz" interpretato da Milva), "Targato NA" il brano incredibilmente accettato ed eseguito a Sanremo da Principe e Socio M. con protagonista un carabiniere gay e nonviolento, o l’inedita e graziosa "Casi strani" di Francesco Bertorini…
Ma accanto a questi, ci sono momenti decisamente bislacchi nella storia mondiale della composizione o dell’interpretazione: D.ablo (Cassero di Bologna) col tormentone "Sei etero o sei gay? Tu fatti i cazzi tuoi che io mi faccio i cazzi miei" qui ribattezzato "Volgay Rap", il remake di "Nessuno mi può giudicare" del sempre sopravvalutato Vladimir Luxuria (World Pride), "Insieme" di Lucio Battisti violentata da tale Madame Sisi, o "Little gay" di Ivan Cattaneo che certo non è stella di prima grandezza nella sua carriera… Non vorrei sparare sull’ambulanza ma, allo stato delle cosce, sembra che se qualcosa deve passare, sono solo i brani di transgendered, transessuali e drag-queen: La Cristiana (foto sopra), Genny Random, la Bertorini. E passano con la sufficienza.
Dischi di un dio minore. L’amore che all’epoca di Wilde faceva fatica a pronunciare il suo nome, qui fa ancora a fatica a cantarlo.
https://www.gritalia.net/radio/003.htm
2 – BILLY MORE
Accanto alle "impegnate" della precedente compilation, come la Genny Random che -ritmo da autoscontro- racconta che quando entra in dark-room "si girano tutti", ad animare la scena nazionale c’è un personaggio che da qualche anno fa breccia non stop nelle discoteche e TV musicali senza neppure porsi il problema di affermazioni culturale o ideologiche su sesso o genere. E non conta di smettere.
Si chiama Billy More, travesta ad oltranza della scuola Orfei, il fisico ce l’ha e – oltre a questo – già un buon numero di singoli ben venduti alle spalle (e che spalle!). Adesso va forte "Keep On Burning", mi pare, ma rispetto a "Come On and Do It" o "Get Up and Down" (titoli pregnanti) la melodia cambia poco. 130 bpm di ritmo … con un’interpretazione sempre molto divertente e riconoscibile.
Baracca d’autore, fa ottima compagnia in discoteca, e non ha nessun’intenzione di allargarsi oltre: almeno, ha il merito di evitare comizi finto-intellettuale e vero ortolano tipo Platinette.
https://www.billymore.com
3 – RUPAUL vs GITTA
Ed ecco il magico e patinato duo: Gitta (sissignore, niente popò di meno che Brigitte Nielsen, ribattezzata) VS -come tra i pugili qui è confronto/scontro- la mitica RUPaul, che dopo averci fatto vedere quant’è nano Elton John sembrava finita nel nulla (o a Las Vegas, che è la stessa cosa).
La divorziata di Rambo e la drag-queen più famosa del mondo, insieme! Se non fosse per il look, il duo fa tutto un programma col titolo del CD: "You’re no lady". In effetti, più che donne: due giganti di tacchi e siliconi!
Non si capisce perché in Italia il CD singolo non venga promozionato (l’originale versione "alternative" è stata infatti ri-prodotta da Fargetta di Radio DJ)… forse perché le due da noi sono già un po’ bruciate o bruciacchiate? L’hanno però presentato in Spagna, ad un evento "Muestra Mundo Gay", a Siviglia, durante il Pride.
Il testo è irresistibile: "Scusa amore, spero non ti spiaccia… ma secondo me, proprio signora non sei… Comunque ma non me ne frega niente… love, love love". Una specie di flirt lesbico/transgender che dovrebbe miracolosamente riunire tutti i colori del rainbow… se non con le due tipe in questione, più che che transgender diventa transgenico.
Tutti in pista, dunque, quest’estate… se con Gitta e RUPaul resta un po’ di spazio!
https://www.rupaul.com
di Paolo Rumi
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