PARIGI – Un rapper eterofobo non s’era mai visto. Di solito i profeti del rap, almeno in Francia, sono tutti piuttosto eterosessuali e piuttosto omofobi. Cantano le belle ragazze e l’amore di una volta (inteso come “una sola volta”). Invece lui è tutto particolare. Si chiama Big Dick, qui la traduzione non serve, e canta “Nique les keums de ta cité”, qui invece serve, “Scopati i ragazzi della tua periferia”. Detto fatto, l’intervista si sviluppa sul tema che più gli sta a cuore… (cuore?!?). Il sesso. Abita al 15esimo piano di una torre di decine di piani a Mantes-la-Jolie, nella periferia parigina. In casa sua si respira aria di pura marja, e ci si può bagnare in fiumi di birra che escono da lattine appena stappate… Big Dick è un fenomeno. E lo sa.
È riconosciuto sia nell’ambiente rap francese che in quello gay. Ne è fiero e non lo nasconde. Nasconde invece il suo viso… ma ancora per poco. Il successo prima o poi lo costringerà ad uscire allo scoperto. È nato nella “cité”, i casermoni popolari della periferia parigina in cui sono stoccati i più poveri della Ville Lumière. Ancora giovane in quell’ambiente, che oggi racconta nelle sue canzoni e mette a nudo nelle sue interviste, ha conosciuto la violenza, l’odio, le gang, la droga, il sesso… “Sì, è un rituale qui” afferma “Se vuoi far parte del branco devi iniziare ad aprire bene la bocca”. Non per parlare, immaginiamo. All’inizio, di solito, più si tace e meglio è. “È così che diventi aspirante… poi, per essere rispettato devi passare sotto a tutti i membri della banda… E ti assicuro che ce n’erano di grossi”. Insomma il sesso come mezzo per ottenere riconoscimento sociale. “Sì, ma comunque i veri ‘enculés’ sono loro, gli etero che si pavoneggiano con le loro donne e poi sono pronti a girarsi appena vedono un bel ragazzo eccitante”. Non sarai un po’ eterofobo? “Sì, lo sono. Non sopporto più questi repressi intolleranti e reazionari. E poi sai cosa facciamo io e la mia amica Jennifer in disco?”. Sento che adesso me lo dici: “Lei è bellissima e sexy. Gli etero hanno una voglia pazza di lei. Allora in disco li seduce, fa finta di starci, li porta a casa. Poi arrivo io. E mentre loro se la lavorano io mi occupo del loro culo”. E loro non si oppongono? “Figurati, tutti uguali: eccitati a morte".
Big Dick – “Nique le keums de ta cité” – Rainbow Label
di Giacomo Leso – da Parigi
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