Le cause della morte – Amy Winehouse avrebbe trascorso la sua ultima notte da sola, guardando video e suonando tamburi per due ore in camera da letto, spingendo i vicini a
lamentarsi per il rumore e a credere stesse facendo una festa. Secondo quanto riporta oggi l’Independent, la guardia del corpo della star dirà alla polizia che la Winehouse era da sola venerdì notte. Sabato mattina, intorno alle 10, la guardia ha controllato e la cantante stava dormendo e nella sua casa non sembrava fosse accaduto nulla fuori dall’ordinario. Intorno alle 16 la guardia è tornata, ha constatato che la star non respirava e ha subito chiamato l’ambulanza. La versione fornita dall’Independent sarebbe in apparente contraddizione con quanto sostenuto da diversi tabloid secondo i quali la cantante avrebbe assunto droghe per diverse ore prima della morte. La causa del decesso afferma, ad esempio, il produttore televisivo Danny Panthaki, sarebbe stata un’overdose da ecstasy. «Il fidanzato di una mia amica è un poliziotto, ed era uno di quelli che hanno trovato Amy Winehouse morta. Si tratta di overdose da ecstasy», dichiara Panthaki.
Il biglietto di Lucca, l’ultimo cimelio – A proposito di fan, l’artista avrebbe dovuto esibirsi al Summer Festival di Lucca il 16 luglio ma il tour annullato dell’artista
inglese aveva spazzato via ogni speranza. «In quel momento, la data di Lucca di Amy aveva già totalizzato 9 mila biglietti venduti in prevendita», ha raccontato Gerardo Panno, in diretta su Radio2 Rai, media partner del Lucca Summer Festival, durante la diretta ieri sera del concerto di Jamiroquai. Gli organizzatori – ha proseguito la storica voce di Radio2 Live – raccontano ora che pochissimi fan, alla luce di quanto accaduto a Londra, hanno chiesto il rimborso, "per non perdere quel prezioso biglietto, divenuto ormai cimelio, ultimo ricordo della loro star, da conservare nel cassetto".
Giovanardi e Forza Nuova – «Credo che una morte tragica di questo tipo non possa che far riflettere i giovani e giovanissimi su come la droga tolga la cosa più importante che
una persona può avere e cioè una vita pienamente vissuta, le soddisfazioni di avere una famiglia, di avere dei figli, insomma di godere della propria esistenza». A dirlo è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla lotta alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi, che il 10 agosto sarà ospite al Mardi Gras di Torre del Lago per un inconsueto Uno Contro Tutti. «Ne abbiamo parlato questa mattina con i delegati degli Stati Uniti prima della firma di questo accordo – ha detto Giovanardi – è l’ennesima dimostrazione di come una persona intelligente, geniale, che aveva di fronte a sé una vita piena di soddisfazioni, purtroppo è stata stroncata dalla droga. È una tragedia che ogni anno nel mondo colpisce centinaia di migliaia di persone che perdono la vita per overdose. La dipendenza per fortuna è in calo, ma anche in Italia conosciamo questo fenomeno». Anche Forza Nuova ha voluto dire la sua sulla morte di Amy Winehouse stampando un manifesto con l’immagine della cantante e la frase: "Devi vivere. Se ti droghi non ti Amy".
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