Uno showcase per i giornalisti e gli amici, così Irene Grandi ha presentato a Milano, nella centrale ed elegante location della discoteca La Banque, il suo ultimo disco.
Canzoni per Natale, questo il titolo dell’album, contiene dodici brani dedicati alle festività dicembrine e – strana fatalità – esce nei negozi proprio nel giorno in cui mezza Italia è sotto la neve. In perfetta armonia coi tempi la cantante toscana canta "Col bianco tuo candor neve sai dar la gioia ad ogni cuor…" reinterpretando Bianco Natale (primo singolo estratto dal cd) con il suo personalissimo stile.
La simpatica cantante toscana, in una recente intervista sul settimanale Vanity Fair, ha confessato un passato di esperienze lesbo che risalgono a parecchi anni fa, quando con un gruppo di amiche "giocavano al dottore".
Irene, inoltre, ha confessato di piacere molto alle donne e di ricevere spesso avances anche abbastanza spinte. E sostiene di essere più corteggiata dalle lesbiche che dagli uomini, diventati ormai poco propositivi e quasi sempre impauriti dall’universo femminile. La Grandi è anche un esempio di coppia di fatto, è "sposata" con Alessandro, che a Firenze ha un negozio per surfisti, ma il loro matrimonio, essendo statoo celebrato a Las Vegas, in Italia non ha valore.
«Mi era venuta la voglia di cantare una canzone natalizia, perché non l’avevo mai fatto – racconta Irene – poi l’idea è piaciuta così tanto ai miei produttori che si è trasformata in un intero album». Spesso star internazionali si sono cimentate in progetti del genere, una su tutte ricordiamo Mariah Carey, ma in Italia questo non era mai accaduto.
Nell’album vi sono brani classici come Happy Christmas e Silent Night che convivono con titoli italiani che spaziano da Buon Natale a tutto il mondo di Domenico Modugno a Canzone per Natale di Morgan, per passare anche a brani più ironici come O è Natale tutti i giorni di Jovanotti e Carboni e tutte quante riprendono nuova vita con la reinterpretazione nello stile tipico di Irene Grandi.
Dopo il grande successo di Sono come tu mi vuoi, che non ha assolutamente sfigurato rispetto all’illustre precedente, Irene si cimenta nuovamente in un brano già interpretato da Mina e riprende È Natale, brano ironico già contenuto nell’album Ridi pagliaccio (1988) della tigre di Cremona: «Sono felice di avere interpretato ancora un brano della grande Mina, che ha un’ironia in cui mi riconosco. Musicalmente è la traccia più energica con una chitarra rockabilly tenuta volutamente morbida nel disco, ma che potrebbe esplodere con maggiore vigore in un’esecuzione live.»
Il disco vanta anche prestigiose collaborazioni, la partecipazione del pianista Stefano Bollani, che si è aggiunto ai Funkoff e a Simona Bencini, Emi Berti e Foxy Furetto (gruppo degli esordi "Matte in trasferta") nella versione corale di Oh Happy Day e la straordinaria partecipazione in veste di cantante di Alessandro Gassman che
duetta con la Grandi in Qualche stupido ti amo : «Natale è anche un momento in cui stai con chi più ami, anche in situazioni romantiche, davanti a un caminetto – spiega la cantante – per questo ho voluto inserire alcuni brani, come questo, non necessariamente natalizi, ma che ci stanno tutti con l’atmosfera del disco». "Questa" è la cover di Somethin’ Stupid, un brano emozionante che Frank Sinatra ha cantato anche con la figlia. «Nel mio immaginario è molto natalizio e ispirandomi al duetto fra Robbie Williams e Nicole Kidman, ho invitato Alessandro Gassman che, oltre a essere bello da far mancare le ginocchia, ha un timbro vocale suadente. Il testo in italiano è stato scritto alla fine degli Anni 60 da Giorgio Calabrese, è una traduzione vivace e insolita, perché va per supposizioni».
Le altre tracce del cd sono Happy Xmas (John Lennon), Wonderful Christmastime (Paul McCartney), Let It Snow, (la più recente di M. Bublè); Silent Night (un classico della tradizione natalizia), Wishing On A Star (Rose Royce). Nella versione su I-tunes è possibile scaricare anche una tredicesima traccia: Christmas Time degli Smashing Pumpkins.
«Auguro a tutti un Buon Natale – conclude Irene – finalmente con una colonna sonora italiana!»
di Francesco Belais
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