Realizzare un buon film da un musical straordinario non è impresa da titani: guardate Mamma Mia, dove il musical era bellissimo, quasi perfetto, ma il film ci è riuscito a regalare emozioni altrettanto intense. Realizzare invece musical straordinari da bei film è impresa ancora più difficile, fosse solo che il cinema è un mezzo espressivo molto più facile e quotidiano e che dispone di mezzi speciali – reali e virtuali – che possono sopperire alle mancanze di un attore, del regista o dello sceneggiatore.
Così non è per Priscilla The Queen of the Desert, che abbiamo visto a due passi dal quartiere gay, nel cuore del quartiere londinese dei teatri, nell’ottocentesco Palace Theatre, luogo di rappresentazione, per capirci, di diciannove lunghi anni di uno dei più grandi successi nella storia del musical, I Miserabili.Tratto dalla commedia australiana del 1994, il musical Priscilla è targato dagli stessi registi del film, l’australiano Stephan Elliot, e dallo scozzese Allan Scott: due pezzi da novanta, quindi, per una produzione che sta facendo dal 10 marzo di quest’anno il tutto esaurito, dopo due anni a Melbourne, in Australia, e nella capitale della Nuova Zelanda, e che si appresta a sbarcare a Toronto, in Germania e in Svezia nel 2010.
La storia è nota perché è la stessa del film. Bernadette, Mitzi, e Felicia sono i nomi d’arte di Ralph, Tick e Adam, due drag queen e una transessuale che si esibiscono nei locali gay di Sidney. Dopo la morte di un amico di Bernadette le tre partono alla volta del cuore dell’Australia, Alice Springs, dove la moglie di Tick (dalla quale si era separato) ha organizzato una tournée. Come mezzo di trasporto, i tre adottano un vecchio bus (successivamente dipinto di rosa) che battezzano Priscilla. Durante il viaggio attraverso l’outback australiano, Ralph, Tick ed Adam si scontrano con l’ostilità più o meno violenta della gente incontrata. Il trio si allarga accogliendo anche Bob, un meccanico di larghe vedute che li aiuta a rimettere in sesto lo sgangherato Priscilla. Arrivati ad Alice Spring, Tick confessa di avere, oltre alla moglie, un figlio di otto anni. Il bambino accetterà in modo sorprendentemente maturo il modo di essere del padre. Alla fine Bernadette e Bob prenderanno da soli la propria strada, mentre le due drag queen, Mitzi e Felicia, torneranno insieme al figlio di Mitzi nella loro amata Sidney.
Il musical è magistralmente interpretato dal trio Tony Sheldon, Daniel Scott e soprattutto da quel Jason Donovan, cantante ed attore australiano, ex collega di Kylie Minogue, con cui nel 1998 duettò in uno straordinario Especially for you.
Tra tre straordinarie voci femminili che dall’alto, appese con dei fili, cantano al posto delle loro omologhe protagoniste maschili, bus che improvvisamente si colorano di rosa, enormi scarpe con tacchi a spillo su cui Felicia canta l’aria de La Traviata, uno straordinario, colorato e corale I Will Survive ed un finale musicalmente riassuntivo di tutto il repertorio, i momenti di emozione sono tantissimi e continui da lasciare senza fiato. Le due ore e mezza di spettacolo passano velocissime, mentre accanto improbabili ma imperturbabili signore inglesi di mezza età ridono, si emozionano, cantano e ballano a squarciagola, segno che il messaggio – anche se gay – arriva dritto dritto al cuore e al cervello. Almeno nel Regno Unito.
Da non perdere, nella triste certezza che in questa triste provincia che è l’Italia mai lo vedremo.
Cosa: Priscilla Queen Of The Desert – The Musical
Dove: Palace Theatre, Shaftesbury Avenue, Cambridge Circus, London W1
Quando: dal lunedì al sabato alle 19:30, giovedi e domenica alle 14:30
Durata: circa 2 ore e mezza, intervallo compreso
Sito web: www.priscillathemusical.com
Prezzi dei biglietti: da 20 a 65 sterline inglesi, acquistabili online sul sito.
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