Nel 2010 Tiziano Ferro fa coming out: nel libro “Trent’anni e una chiacchierata con papà” dichiara apertamente di essere omosessuale. Da quel giorno, il Tizianone nazionale smette di scrivere canzoni a tematica gay.
Certo, la mia potrebbe essere solo una provocazione, eppure studiando i testi di Tiziano Ferro pre e post 2010 si nota un certo cambiamento semantico. Prima di proseguire devo fare una piccola precisazione: fino al 2010 (appunto) ero un superfan di Tiziano Ferro. Non perdevo un’uscita del disco, andavo ai concerti (nei palazzetti e non negli stadi, bei tempi) e sapevo a memoria ogni singolo testo. Come me, molti di voi avranno riconosciuto nei testi dei dischi vecchi – “Rosso Relativo” e “111” in particolare, ma anche in “Nessuno è Solo” e “Alla Mia Età” – qualcosa di familiare. Detti e non detti, immagini, metafore che parlano delle difficoltà che una ragazza o un ragazzo avevano (e ancora hanno) nel vivere il proprio orientamento sessuale “differente” dall’eterosessualità.
Xverso, fin dal primo ascolto, fa trillare a tutto volume il gaydar. Un testo che gioca con lo scambio dei ruoli, insertivo e ricettivo che si combinano, si mescolano, per finire il tutto con una punta di autogiudizio malcelato: Tiziano si definisce un perverso, appunto. “Tutto il giorno e anche la notte | Il tuo pensiero è qua e mi fotte“: senza alcuna vergogna, fin dalle prime battute, Tiziano si espone sereno all’essere “fottuto”. Che parli di un maschio appare pacifico dal passaggio “mi sorride perverso“, al maschile. Nel testo, qua e là compaiono anche delle figure collegabili al mondo del BDSM: “Stringimi forte il petto […] E sgridami se ho torto e dopo | Uno a me uno a te | Uno a tutti e due“.
E ancora, in Rosso Relativo Tiziano racconta la difficoltà di dover celare il proprio orientamento, di potersi esprimere solo la notte, per poi dover rimettere i panni del cantante etero che fa girare la testa a madri e figlie “Forza amati per questa sera | Che domani torni in te ma | Non ti diverte perché | Vuoi qualcosa di più facile“. Fino al testo di Scivoli di Nuovo, dove Ferro prepara il terreno per il prossimo coming out “Conti ferito | Le cose che non sono andate come volevi | Temendo sempre e solo di apparire peggiore | Di ciò che sai realmente di essere | Conti precisi per ricordare quanti sguardi hai evitato | E quante le parole che non hai pronunciato | Per non rischiare di deludere“.
Testi, quelli precedenti al 2010, che raccontano degli amori di Tiziano Ferro per quegli uomini che ha conosciuto, frequentato e, forse, dovuto lasciare per la carriera: per mantenere l’immagine. Dopo il coming out, questo scenario lascia il posto ad altri temi, più piatti, più neutri. Tiziano pubblica un solo album inedito “L’amore è una cosa semplice“. I testi parlano in modo “romantico” di un amore “idealizzato”, che appare lontano, poco personale. Nel singolo omonimo all’album, Tiziano parla di un “amore semplice“, appunto, in contrapposizione a quell’amore pre coming-out complesso, elaborato e a tratti difficile. Quell’amore semplice, invece, è di una figura non più “versatile”, ma dominante, quasi patriarcale. “Questo sono io | E sono io nell’attimo in cui ho deciso | Che so farti ridere ma mai per caso | Sono io se ritorno e se poi vado“. Non c’è più la coppia, anche se “mascherata” con pronomi femminili, come accadeva nei testi degli album precedenti. Tiziano appare, nel disco, da solo.
A riprova che Tiziano è rimasto solo – ironicamente nell’album seguente a “Nessuno è solo” – ne “L’Ultima Notte al Mondo” il cantante parla di amore e coraggio, ma a un interlocutore inesistente, inconsistente “Il tuo sorriso dolce è così trasparente che dopo non c’è niente | È così semplice, così profondo che azzera tutto il resto e fa finire il mondo | E mi ricorda che il coraggio non è come questa neve“. Se prima si mascheravano le storie omosessuali usando pronomi e nomi femminili – oh, Paola! – ora che il velo è squarciato, Tiziano non parla più delle proprie storie. Ora i suoi testi sono neutri.
Il 2 dicembre prossimo Tiziano Ferro pubblicherà il nuovo album “Il Mestiere della Vita“: attendo Tiziano al varco. Non mi aspetto un Immanuel Casto in chiave soft-pop, ma mi domando: tornerà a parlare delle proprie storie d’amore, rievocherà i fantasmi della vita passata per risolverli in strofa? Restiamo in attesa.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Eviterei di spulciare così assiduamente ogni strofa nel tentativo di scovare un qualsiasi riferimento intimo o autobiografico. E' indubbiamente un artista e come tale viene sollecitato da una moltitudine di riferimenti che lo ispirano nel suo processo creativo. Potrebbe anche essere che ciò lo porti a voler raccontare più facilmente esperienze molto lontane dal suo vissuto o suoi stati d'animo reali ma non necessariamente gli accadimenti a cui sono legati. Mi sembrerebbe un pò troppo scontato che pensasse "sono gay, quindi mi sento in dovere di scrivere una canzone sui gay, per un pubblico gay". (Anche perché con "Raffaella è mia" lo ha già fatto)
Dovrebbe forse iniziare una canzone dicendo: questo è un amore Homo??? Forse l'amore di cui parla ora è solo gay... sai... dopo il coming out non ha piu' bisogno di mandare messaggi tra le righe. E poi: qual è la differenza da etero e gay quando si parla di amore?
Quello che ha fatto Tiziano Ferro dovrebbe essere la banale normalità. Purtoppo in Italia rappresenta una eccezione tra artisti cantanti scrittori attori musicisti.