«Sono stato usato e gettato via dalla mia casa discografica». Valerio Scanu ci va giù duro e punta il dito contro le strategie delle case discografiche e in particolare di quella che lo lanciò, la EMI. Con un disco autoprodotto in uscita a giorni Scanu, in un’intervista a Repubblica, lancia l’accusa di averlo dimenticato una volta spentasi la luce del talent show. A questo si aggiunge la scelta di Fabio Fazio di escludere dal Festival i concorrenti dei talent. Momento difficile, dunque, per il cantante sardo che si arrangia con un’autoproduzione in uscita il 28 gennaio: Sui nostri passi si chiamerà il primo album “fai-da-te” di Scanu, una scelta di ripiego per il vincitore del Festival di Sanremo nel 2010, che per la prima volta è costretto a fare tutto da solo.
“Spero di farcela, la passione è intatta ma non si poteva più continuare così: mai d’accordo sulle decisioni da prendere, nessun investimento serio su di me. Per l’ultimo disco con la Emi, io ero a Roma in sala di registrazione e loro negli uffici a Milano, salvo poi dirmi che l’album faceva schifo”, racconta al quotidiano. Scanu si è classificato primo a “Bravo, Bravissimo” con Mike Bongiorno, quando aveva 12 anni; secondo a 18 anni ad “Amici” di Maria De Filippi; primo a 20 anni tra i Big al Festival di Sanremo con la canzone “Per tutte le volte che”. E adesso? I fan lo seguiranno anche in questa nuova impresa?
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