Come si addice ad ogni buon matrimonio, l’atrio di Palazzo delle Aquile, la sede del Comune di Palermo, sabato scorso si è riempito di ben 200 persone, tutti invitati di Toti e Giuseppe, la prima coppia gay ad usufruire del Registro delle Unioni Civili istituito nel capoluogo siciliano lo scorso giugno . Certo, non è un vero e proprio matrimonio, il loro, per lo Stato italiano non vale. Ma in attesa di una legge nazionale che riconosca le coppie formate da persone dello stesso sesso, l’iscrizione al Registro comunale è tutto quello che Salvatore e Giuseppe possono avere. Ma non perché non si sarebbe trattato di un vero matrimonio, la coppia ha rinunciato alla festa. Anzi, hanno deciso di celebrare il loro “sì” pubblico in grande stile.
Giuseppe Atanasio (47 anni) e Salvatore Migliore (53), insieme da 21 anni, hanno potuto così sancire a loro unione davanti a parenti ed amici, tutti rigorosamente in abiti da cerimonia, con tanto di addobbi floreali e fotografo. Esprimendo partecipazione alla festa, l’amministrazione ha concesso l’uso dello splendido spazio che accoglie chiunque entri a Palazzo delle Aquile, preparato per l’occasione con l’immancabile tappeto rosso. E non è mancato anche un simbolico scambio delle fedi davanti agli sguardi inteneriti, dopo un primo momento di spaesamento per la mancanza della sposa, dei dipendenti del palazzo. Alla cerimonia, a cui era presente l’assessore alla Cultura Francesco Giambrone, è seguita la tradizionale cena. Sul mare e a base di pesce, naturalmente. Toti (come lo chiamano gli amici) e Giuseppe hanno così inaugurato il Registro delle Unioni Civili di Palermo che garantisce a tutte le coppie che vi si registrano, siano etero o gay, l’accesso agli stessi servizi riservati alle coppie etero sposate.
(foto: Repubblica Palermo)
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