Thomas, un liceale di 17 anni, è attratto da Esteban, un altro ragazzo della sua scuola. I rumor legati all’omosessualità di Thomas si diffondono rapidamente tra le classi, suscitando l’immancabile e insostenibile derisione.
Questa la sinossi ufficiale di PD, cortometraggio francese scritto e diretto da Olivier Lallart disponibile su Youtube anche con i sottotitoli in italiano. Pubblicato on line il 27 dicembre scorso, ha già rastrellato oltre mezzo milione di visualizzazioni, con migliaia di commenti. Quel PD del titolo è un diminuitivo di “pédéraste“, che in francese significa “fr*cio”.
Tutto nasce da un semplice gioco della bottiglia, che costringe il gracile Thomas e il mascolino e aitante Esteban a baciarsi nel corso di una festa. Da quel momento in poi la situazione precipita. Occhiatacce, bisbiglii in classe, insulti.
La mascolinità tossica orgogliosamente ostentata, la scuola come luogo di bullismo e discriminazione, la mancata accettazione di sè che tramuta ragazzi omosessuali in pericolosi omofobi, l’importanza di un professore che sappia educare all’inclusione, la forza della visibilità, la società ‘adulta’ che ancora oggi guarda con paura chi viene definito ‘diverso’. In 35 minuti Olivier Lallart ricostruisce pezzo dopo pezzo l’enorme problema dell’omotransfobia tra adolescenti, spesso dettata dall’ignoranza e da quei genitori che incredibilmente educano alla discriminazione, dando vita ad un mini-film presentato in decine di festival internazionali e vincitore di non pochi premi. Meritatamente. Vedere per credere.
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