Danny Boyle, il regista dell’indimenticabile Trainspotting che uscì nell’ormai lontano 1996, ha finalmente detto la sua su Trainspotting 2, il sequel che dovrebbe uscire nel 2016, in occasione del ventennale del film originale.
Molti giornalisti si sono domandati: “Riuscirà Trainspotting 2 a catturare nuovamente l’immagine e la magia che erano cosi specifici di un film strettamente connesso al suo tempo?”.
Il regista Danny Boyle ha così dichiarato che “gli attori erano davvero spaventati all’inizio, perché sono il barometro di ciò che vale o meno la pena realizzare. Il loro parere è importantissimo, perché saranno loro a dover trainare una sceneggiatura ed a renderla credibile”.
Il legame che gli attori hanno con i personaggi di Trainspotting, che per molti di loro ha rappresentato il trampolino di lancio come per Ewan McGregor, dice sempre Boyle, “è una parte importante della loro reputazione e sono molto protettivi nei confronti dei personaggi che hanno interpretato”.
Dieci anni fa la prima idea di un Trainspotting 2 fu abbandonata, in parte per le paure sopracitate e in parte perché la sceneggiatura non era all’altezza. Boyle ricorda di non averlo neppure “spedito agli attori, sapevo che l’avrebbero distrutto”. Ma lo scorso anno c’è stata la svolta. In un summit con l’altro sceneggiatore John Hodge e l’autore Irvine Welsh (che ha scritto il libro che ispirò il primo Trainspotting), il risultato che ne uscì lasciò il team ed anche gli attori senza parole, convinti che questo nuovo script lascera’ il pubblico soddisfatto.
“Non sara’ lo stesso film, non puo’ esserlo, ma sara’ comunque qualcosa che onorerà l’originale e non deluderà il pubblico”.
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