Numeri eclatanti: quasi trentamila persone hanno partecipato alla grande marcia di Sydney per chiedere l’introduzione del matrimonio egualitario, dopo che l’Alta corte australiana ha dato il via libera al sondaggio postale sulle nozze tra persone dello stesso sesso.
Una folla record: quella di domenica 10 settembre è stata infatti la più grande manifestazione per i diritti LGBT della storia dell’Australia, organizzata alla vigilia del referendum via posta che vedrà 16 milioni di australiani chiamati ad esprimere il proprio parere sul matrimonio egualitario.
Il destino dei diritti civili sarà quindi subordinato a una consultazione non vincolante in cui si è già registrata l’ingerenza della Chiesa Cattolica (alcuni esponenti sono arrivati a evocare tragedie e punizioni divine contro chi non “difenderà la supremazia delle famiglie etero”). Il risultato del referendum si conoscerà il prossimo 15 novembre.
“È incredibile” ha commentato l’attivista Joy Kyriacou: “Hanno detto che questa è la più grande manifestazione per i diritti LGBT mai tenuta in Australia. Sono fiero di essere qui con tutta la mia famiglia e con mia moglie. Siamo davvero felici di essere qui“.
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