Il cinema sudamericano è la maggiore fucina della creatività gay contemporanea, in grado di arrivare al grande pubblico (il dolente dramma trans Una donna fantastica di Sebastian Lelio candidato all’Oscar), sorprendere per scelte stilistiche (Santiago Otheguy), colpire per forza espressiva (La Leonera di Pablo Trapero approdato al concorso di Cannes).
Ne è la conferma la manna di premi piovuti in Sudamerica ieri sera alla cerimonia di premiazione del 32esimo Teddy Award, il tradizionale premio lgbt del Festival di Berlino, presso la Haus der Berliner Festspiele. Ha trionfato il dramma brasiliano Tinta Bruta (Pittura grezza) di Marco Reolon e Filipe Matzembacher su un giovane di Porto Alegre bullizzato a scuola che si vende via webcam col nickname di ‘ragazzo al neon’ perché inscena performances online dipingendosi il corpo con pittura fluorescente. Quando scova un altro ragazzo che sembra imitarlo sul web, decide di conoscerlo a tutti i costi. La giuria composta da Natascha Frankenberg, Bohdan Zhuk, Roisin Geraghty, Franck Finance-Madureira, Pecha Lo, Antonio Harfuck e Marthe Djilo Kamga l’ha scelto perché “racconta bene la storia di un ragazzo che si riconnette col mondo reale. Attraverso uno stile cinematografico unico e creativo, il film cattura la fiera lotta fra paura e desiderio. Musica, luci e colori culminano in una pura espressione dei sentimenti del protagonista che diventano gradualmente i suoi mezzi per riconciliare corpo, cuore e anima. E per la sua incredibile regia e ottimo cast”.
Tinta Bruta ha così battuto nello sprint finale il lesbico paraguayano Las Herederas di Marcelo Martinessi e Touch Me Not della rumena Adina Pintilie rientrati nella short list dei tre film più apprezzati dalla giuria.
Tra i migliori documentari ha prevalso un altro film brasiliano, Bixa Travesty (Tranny Fag) di Claudia Priscilla e Kiko Golfam per “la bellezza dei suoni e l’estetica delle immagini”. Il corto lesbico Three Centimetres, presentato nella sezione Generation, vince invece nella categoria dei cortometraggi, un “sensibile e intimo ritratto di quattro giovani amiche su una ruota panoramica a Beirut”. Il secondo premio, quello della giuria, va invece a Obscuro Barroco della cineasta greca Evangelia Kranioti sul mondo transgender di Rio.
Altri due premi vanno in Sudamerica: il Teddy Newcomer Award sponsorizzato da L’Oréal va al peruviano Retablo di Alvaro Delgado Aparicio su un complesso rapporto padre-figlio. I lettori del Mannschaft Magazin hanno infine premiato Las Herederas di Marcelo Martines su una coppia lesbica con problemi di debiti. Molti dei film premiati potremo vederli in Italia nei festival primaverili, in primis il torinese Lovers Film Festival e il milanese Mix.
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