Emilio Del Bono, rieletto sindaco di Brescia, ha detto no all’appello di due mamme perché fossero riconosciute come famiglia arcobaleno.
Contrariamente a Torino, Milano, Palermo e molte altre città d’Italia, il Comune di Brescia non procederà con la registrazione dei bambini delle famiglie arcobaleno. Lo ha deciso il primo cittadino Emilio Del Bono, del Partito Democratico, declinando la richiesta arrivata da una coppia di mamme.
Francesca Lonia e Manuela Smeriglio, messinesi d’origine e bresciane d’adozione, hanno avuto un secondo bambino il 26 maggio scorso e hanno perciò deciso di appellarsi a Del Bono perché accettasse di riconoscere entrambe come madri dei loro figli.
Il sindaco però non intende procedere senza una legge nazionale a riguardo, nonostante gli ormai molti colleghi che hanno scelto di adeguarsi all’orientamento giurisprudenziale prevalente, che vede le famiglie arcobaleno riconosciute in tribunale. I bambini della coppia al momento risultano figli di una sola delle due mamme, quella che li ha partoriti.
L’avvocato delle due donne, Michele Giarratano, ha commentato così la vicenda: “Che non ci sia una legge specifica è vero. C’è un vuoto rimasto nella legge sulle unioni civili, ma è anche vero che non ci sono leggi che vietano di riconoscere due mamme o due papà. Quel vuoto può essere colmato. Basta appellarsi alle altre norme dell’ordinamento giuridico, ma serve anche la buona volontà dei sindaci, come sta già succedendo in tante città”.
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