Fratelli d’Italia a caccia disperata di visibilità continua la sua crociata contro i figli delle famiglie arcobaleno. Strategia già vista.
Il partito di Giorgia Meloni, la gamba più deboluccia del centrodestra, ha deciso di guadagnarsi un po’ di visibilità diventando il più strenuo avversario delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli.
Schiacciato dalle proposte della “nuova” Lega di Matteo Salvini e defraudato del suo serbatoio di voti, il Sud, dal M5S, Fratelli d’Italia è in continua campagna contro la gestazione per altri. Anche quando di gestazione per altri non c’è traccia, come nella gaffe di Meloni a Rai Tre sul caso delle due mamme di Torino.
Così a Crema succede che i rappresentanti locali di Fratelli d’Italia minaccino persino un esposto in Procura. Nella città lombarda la sindaca PD Stefania Bonaldi ha invitato due papà gay a registrarsi come tali nell’atto di nascita dei loro bambini, avuti in Canada da maternità surrogata.
Ad annunciarlo è stato il coordinatore cittadino, Giovanni Di Grazia: “Gli atti formali all’estero non possono essere trascritti se contrari all’ordine pubblico – si legge nel comunicato stampa – inoltre la madre biologica ha sempre diritto al riconoscimento del figlio. Il nostro ordinamento ha espressamente escluso la possibilità per due genitori dello stesso sesso di avere dei figli”.
“Si è scelto di non consentire alle coppie omosessuali di avere figli per evitare la pratica della maternità surrogata, che è contraria ai diritti fondamentali dell’uomo – ha aggiunto Di Grazia – La sindaca Bonaldi non poteva trascrivere quella sentenza straniera, perché in violazione di legge e pre di più, a nostro avviso, così facendo ha pure formato un atto pubblico dal contenuto sostanzialmente falso. Ci chiediamo se la Procura e la Prefettura di Cremona non ritengano di approfondire il tema e per parte nostra siamo pronti a presentare un esposto nei prossimi giorni”.
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