Donald Trump ha colpito ancora, scatenando le ormai immancabili polemiche. Il Presidente a stelle e strisce ha infatti proibito al Center for Disease Control and Prevention l’utilizzo di alcune parole e frasi, a lui poco gradite.
Termini come vulnerabile, diritto, diversità, transessuale, feto, basato sulle evidenze, basato sulla scienza, sono stati cancellati, per buona pace del CDC, massima autorità sanitari americana, che non potrà più farne utilizzo.
Il dibattito, inevitabilmente, è presto esploso, perché ai più è apparso chiaro come il presidente repubblicano abbia sottomesso persino la ‘scienza’, da lui considerata ‘soggettiva’, a strumento di pura propaganda politica. “Basato sulla scienza“, ad esempio non si potrà quindi più dire, utilizzando al suo posto la frase “basato sulla scienza in considerazione degli standard e dei desideri della comunità“.
Limitazioni surreali che hanno inorridito i maggiori organi di informazione statunitensi, con alcuni dipartimenti chiave che da mesi avrebbero modificato la modalità di raccolta di informazioni su lesbiche, gay, bisessuali e transgender americani. Secondo quanto riferito dal Washington Post, e come riportato da LaRepubblica, nel marzo scorso il Dipartimento della Salute avrebbe evitato domande sull’orientamento sessuale e l’identità di genere in due sondaggi sulle persone anziane, oltre ad aver cancellato dal proprio sito informazioni varie sulla salute delle persone omosessuali e transessuali.
Direttive prese in silenzio e di fatto già operative che avranno ripercussioni non solo sull’immediato ma anche, se non soprattutto, sul prossimo futuro, volute da un Donald Trump a cui le decisioni estreme provocano evidente piacere.
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