Via Lecco, la Gay street di Milano: attacchi politici e controlli di polizia

Cosa sta succedendo nel cuore della movida gay milanese?

Via Lecco, la Gay street di Milano: attacchi politici e controlli di polizia - vialecco - Gay.it
3 min. di lettura

In questi giorni via Lecco a Milano, zona di locali frequentati maggiormente da persone LGBT, è al centro di un attacco. Il 12 ottobre scorso il consiglio del Municipio 3 ha approvato a larga maggioranza una delibera per chiedere la regolamentazione della movida in quella zona. Proposta dalla maggioranza, ha visto favorevoli tredici consiglieri del PD, tre della lista civica di centrosinistra per Sala sindaco, una consigliera di Sinistra x Milano, tre della Lega Nord, tre di Forza Italia e un consigliera di Fratelli d’Italia. Solo tre astenuti (un consigliere del M5S, due consiglieri di centrodestra), nessun contrario.

La delibera in questione (n° 19 del 12/10/16) individua, tra gli altri, tre provvedimenti prioritari volti a, citiamo, “garantire la sicurezza dei cittadini e la qualità della vita”: richiedere l’applicazione del progetto “Città Sicure”, che vede la Polizia a presidiare le strade; più controlli dei volumi e degli orari di chiusura dei locali; più controlli sull’occupazione del suolo pubblico.
Via Lecco è, dall’apertura del Mono bar dieci anni fa, la via al centro della nightlife LGBT milanese, che vede cinque locali raggruppati in pochi metri e un afflusso di clienti che sfiora le cinquemila persone in alcune serate estive. I frequentatori della zona sono stati individuati dal consiglio del Municipio 3 come pericolosi per la sicurezza dei cittadini e lesivi della qualità della vita, parrebbe. Le attività “pericolose” al centro della diatriba sono il sostare sull’angolo tra via Lecco e via Castaldi, bere drink, chiacchierare e ascoltare musica. Per regolarizzare queste attività è stato richiesto l’intervento della Polizia di Stato.

Dopo la delibera sono arrivati i controlli delle forze di polizia: «una sera mi sono ritrovato 15 poliziotti nel locale: carinissimi, per carità, ma insomma» ci racconta Paolo Sassi, del Leccomilano. «Hanno controllato tutto, permessi e licenze che sono già depositate negli uffici di competenza. Sono rimasti in zona dalle 15 alle 20 e hanno controllato solo i cinque locali a clientela LGBT. Questo modo di fare i controlli è intimidazione». Dietro a questa situazione ci sarebbero alcune lamentele dei residenti della zona «Sono stati strumentalizzati: la faccenda da questione civile è diventata una questione politica – prosegue Paolo Sassi. Io ho proposto, prima che presentassero la delibera in Municipio, di creare un tavolo tecnico tra esercenti, residenti e amministrazione, ma non sono stato ascoltato. Il responsabile del comitato contrario alla movida non si è neppure fatto trovare».

Anomalia sottolineata anche da Arcigay Milano: “Oggetto dei controlli amministrativi così concentrati e coordinati sono stati solo esercizi commerciali frequentati soprattutto dalla movida gay e dai migranti – si legge in una nota – Ciò che stupisce non è il merito della verifica – la legge è uguale per tutti e va rispettata – bensì il criterio di scelta dei locali e il numero degli interventi effettuati in un unico giorno“.

E il fantasma dell’omofobia pare aleggi sulla vicenda: “durante un incontro tra cittadini, tra noi proprietari dei locali e tra alcuni politici del Municipio 3 (ai quali mancavano i residenti a favore della movida e le associazioni di migranti presenti in zona) è stata esibita e messa agli atti una mia foto, presa da Facebook, travestito per Halloween – racconta Paolo Bassi.  Se si deve esibire una mia foto da travestita per delegittimarmi, beh, questa è omofobia“. Durante questi incontri, aggiunge Sassi, è stato paventato un inciucio che vedrebbe coinvolti il PD e lo stesso Sassi: «un consigliere si è chiesto, visto che sono stato candidato con il PD alle ultime amministrative, come mai non venissero fatti i controlli nei nostri locali; se ci fosse un accordo tra noi e il Partito Democratico. Insomma, tutto un teatrino per spostare la questione sul piano politico».

Dai controlli non sono emerse irregolarità: i locali rispettano le norme – a eccezione di un preziario non esposto – e non sono state rilevate violazioni alla legge e ai regolamenti. Dalla delibera emerge anche un aspetto non chiaro: viene richiesto che si faccia attenzione “ai minori stranieri non accompagnati presenti”. Un passaggio che all’apparenza pare fuori contesto, ma che, secondo fonti informate sulla vicenda, vorrebbe porre l’accento anche sulla presenza in zona di migranti. Un filone, questo, che non appare congruo con la vicenda.

Su quanto accaduto è intervenuta anche Sinistra x Milano: «Siamo convinti che, più che le multe e le divise, la sicurezza la facciano le luci accese e le persone che vivono questi luoghi» commenta Aurelio Labella di Sinistra x Milano. «Crediamo nel dialogo e nella mediazione come strumenti per consentire la felicità di tutti e la libertà di ognuno. Siamo molto grati ai locali che ospitano numerosi eventi durante la Pride Week (e non solo) e rivendichiamo come molto importanti per la nostra città le attività che si svolgono nel quadrilatero e qualificano l’insieme della nostra città e il suo profilo di metropoli internazionale». Per questo SxM s’impegna a promuovere un’iniziativa volta a favorire il confronto. Linea seguita anche da Paolo Sassi: «Ho già iniziato a parlare con tutti, con gli esercenti vicini al mio locale e con i residenti. A breve vedranno la luce due comitati: uno di esercenti e uno di residenti, entrambi favorevoli alla movida e a una futura riprogettazione dell’area».

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
cantalupo75 22.10.16 - 19:27

Se non si sta a Brera o ai Navigli, il coprifuoco milanese è la norma, pure se stai attaccato a corso Buenos Aires come in questo caso. In passato le lamentele dei residenti erano più che altro inerenti ai giacigli di fortuna che gli immigrati allestivano ai bastioni di porta Venezia proprio lì dietro.

Avatar
Giovanni Di Colere 22.10.16 - 15:07

L'omofobia è fuori luogo nel senso che i gay quando si tratta di essere incivili fare schiamazzi notturni gridare in strada di notte disturbare chi dorme gettare i mozziconi per terra parcheggiare ovunque guidare come delinquenti sono esattamente come gli etero italiani. Incivili italioti. Il rispetto per gli altri non è materia di negoziazione e ci vuol coraggio a pretendere rispetto quando si è i primi ad essere irrispettosi e maleducati.

Trending

FEUD 2: Capote Vs. The Swans arriva su Disney+. La data d'uscita della serie di Ryan Murphy e Gus Van Sant - Feud Capote vs. The Swans - Gay.it

FEUD 2: Capote Vs. The Swans arriva su Disney+. La data d’uscita della serie di Ryan Murphy e Gus Van Sant

Serie Tv - Redazione 19.4.24
Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente - close to you 01 - Gay.it

Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente

Cinema - Federico Boni 19.4.24
Omosessualità Animali Gay

Animali gay, smettiamola di citare l’omosessualità in natura come sostegno alle nostre battaglie

Culture - Emanuele Bero 18.4.24
Leo Gullotta e l'amore per Fabio Grossi a Domenica In: "Stiamo insieme da 43 anni, anni rispettosi, affettuosi, amorosi" - Leo Gullotta - Gay.it

Leo Gullotta e l’amore per Fabio Grossi a Domenica In: “Stiamo insieme da 43 anni, anni rispettosi, affettuosi, amorosi”

News - Redazione 15.4.24
Angelina Mango Marco Mengoni

Angelina Mango ha in serbo una nuova canzone con Marco Mengoni e annuncia l’album “poké melodrama” (Anteprima Gay.it)

Musica - Emanuele Corbo 18.4.24
free willy, locali gay amsterdam

“Free Willy”, il nuovo locale queer ad Amsterdam dedicato agli amanti del nudismo

News - Redazione 19.4.24

Continua a leggere

io che amo solo te

Io che amo solo te: una storia d’amore al teatro, come antidoto alla paura

Culture - Riccardo Conte 17.11.23
Second Life Comune di Milano

Quando abbiamo consegnato il pianeta ai nostri abusi? Al Fuori Salone il bosco strambo di Second Life

Lifestyle - Giuliano Federico 17.4.24
Kenya, miliardi in fumo se dovesse essere approvata la nuova legge omobitransfobica - Kenya Cov - Gay.it

Kenya, miliardi in fumo se dovesse essere approvata la nuova legge omobitransfobica

News - Federico Boni 9.11.23
Poliziotto costretto ad esami psichiatrici per verificare se fosse gay, il Tar condanna il ministero - carcere - Gay.it

Poliziotto costretto ad esami psichiatrici per verificare se fosse gay, il Tar condanna il ministero

News - Redazione 18.4.24
Roberto Vannacci: "Avances da uomini in discoteca, senza saperlo ho corteggiato una donna trans" ( VIDEO) - Roberto Vannacci - Gay.it

Roberto Vannacci: “Avances da uomini in discoteca, senza saperlo ho corteggiato una donna trans” ( VIDEO)

News - Redazione 13.3.24
arezzo-whynot-chiuso

Arezzo, chiusa la serata queer WhyNot per troppi episodi di violenza verbale omobitransfobica

News - Francesca Di Feo 21.3.24
Emanuele Pozzolo il post omofobico ai tempi dell'approvazione delle unioni civili. Nella foto insieme a Giorgia Meloni che lo scelse nelle liste elettorali del 25 Settembre 2022.

Emanuele Pozzolo, scelto da Meloni: ecco il post omofobico contro le unioni civili

News - Redazione Milano 3.1.24
Palermo aggressione omobitransfobica

Palermo, aggressione omobitransfobica, anche da parte di minorenni: “Se denunciate vi ammazziamo”

News - Francesca Di Feo 22.1.24