“Non accettiamo gay e animali”: ormai il caso ha fatto il giro della rete. La conversazione tra una coppia gay di Napoli e l’omofobo proprietario della casa vacanze in Calabria presso cui la coppia aveva intenzione di trascorrere un breve periodo è diventata di dominio pubblico.
Secondo il proprietario, “la Casa Vacanza Ciufo è un’abitazione privata” e quindi può decidere chi ospitare e chi no. Però la struttura ha pubblicato la sua inserzione su Booking.com e nelle condizioni di servizio del sito è scritto chiaramente che gli alloggi ospitati sulla loro piattaforma di prenotazione non possono discriminare.
Ecco che allora è stata lanciata una petizione per chiedere a Booking.com di non dare spazio all’omofobia.
A: Gillian Tans, Amministratore delegato di Booking.com
Questa settimana, una coppia gay si è vista rifiutare un alloggio ospitato su Booking.com. La ragione? Il proprietario non accetta gay e animali.
Chiediamo che Booking.com rispetti le proprie condizioni di servizio, che rimuova l’alloggio dal proprio database e che rinnovi pubblicamente il suo impegno contro tutte le discriminazioni.
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