Vladimir Luxuria: al Gay Village come al college

Sesso sicuro, presidio contro le droge, lectio magistralis, e ingresso gratuito per tutti fino alle 21. Vladimir ci parla del Gay Village che apre a Roma il 1° giugno

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Vladimir Luxuria è molte cose. Conduttrice, autrice, scrittrice, speaker radiofonica e persino cantante. Da aggiungere alla lista, oltre ad un breve ma intenso passato in politica durante il Governo Prodi, la paladina dei diritti lgbtqi continua ad essere, per il quarto anno consecutivo, la Direttrice Artistica del Gay Village romano. Ma quali saranno le novità? E con quale spirito sociale arriverà la transgender più famosa d’Italia a calcare il palco del Parco del Ninfeo? Quando la chiamo Vladimir risponde al primo squillo e, al grido di “Chi ha paura del gender?”, Luxuria si racconta come (forse) non ha davvero fatto mai.

Cosa ci sarà da aspettarci per questo quindicesimo Gay Village?

Abbiamo preso alla lettera l’invito del Ministro dell’Istruzizone Giannini di tenere aperte le scuole anche nel periodo estivo. Noi saremo aperti dal giovedì al sabato e saremo come una sorta di “college”.

In che senso?

Faremo delle vere e proprie Lectio Magistralis su vari temi. Inizieremo il 2 giugno con l’ex Monsignor Charamsa che terrà una lezione su omosessualità e religione. Poi, ci sarà Fabio Canino con il quale parleremo delle varie realtà legislative dell’omosessualità nel mondo, ma anche Rosanna Cancellieri che porterà il mondo della moda nel nostro college. Io, ovviamente, sarò la Preside: terrò a bada gli omofobi e farò sì che la parola d’ordine sia uguaglianza.

Cosa l’ha spinta ad accettare, di nuovo, un lavoro come questo, che la vedrà impegnata per tutta l’estate?

Come ha sottolineato lei, questo per me è a tutti gli effetti un lavoro. Ho la possibilità di portare tutto il mio mondo e tutte le mie idee senza che nessuno le metta in discussione. Inoltre ho accettato perché lavorerò a stretto contatto con persone meravigliose che conosco da veramente tanto tempo. E poi, per amor di battuta, le posso garantire che è pieno di boni.

Che manovre ha adottato il suo Gay Village nei confronti dell’evidente crisi economica?

Garantiremo l’ingresso gratuito dalle ore 19 alle 21, affinché nessuno possa sentirsi escluso. Anche se credo che la vera e propria crisi sia nei rapporti umani.

Prego?

Una volta la gente andava nei locali anche, e soprattutto, per conoscere persone. Oramai invece, con l’avvento dei social, le persone hanno paura di confrontarsi guardandosi negli occhi. Cerchiamo di utilizzare i locali come luoghi di aggregazione e non di disfacimento.

A proposito di disfacimento: che misure adotterete per contrastare lo spaccio di droga nel vostro village?

Abbiamo deciso di attivare un servizio di “caring”. Ci saranno dei volontari, riconoscibili da un fratino fluorescente, pronti ad aiutare le persone nei momenti di difficoltà. Faccio un esempio: se un gay o una lesbica dovessero assistere ad un episodio di spaccio, piuttosto che ad un attacco omofobico, si rivolgeranno a queste importanti risorse, che faranno sentire a loro agio i nostri amici. Ovviamente, oltre a loro, ci sarà anche un validissimo servizio di sicurezza. Però mi permetta di dirle una cosa.

Faccia pure..

Non esistono droghe gay o droghe etero; esistono solo droghe e drogati. Ricordo, a tutti i malpensanti, che il triste episodio, accaduto a Roma poco tempo fa, non è successo all’interno di un locale, ma bensì in un appartamento.

Si continua a parlare di sesso sicuro e poi, in quasi tutti i locali gay, continua ad esserci la trasgressiva dark room. Non la trova una contraddizione?

Non la trovo una contraddizione in quanto sesso sicuro non vuol dire farlo su una rete da materasso rinforzata, ma vuol dire farlo protetto. Una persona che vuole proteggersi lo farà sia nella sua camera da letto, che in una dark room qualsiasi. A fine anni ’80 sono stata la prima, assieme ad altri volontari, a distribuire preservativi all’ingresso dei locali. Non ho mai voluto fare la morale a nessuno, ma ho sempre detto: “fai quel che vuoi, con chi vuoi, ma proteggiti!”

E al Gay Village ci sarà?

No, ovviamente.

La madrina di apertura sarà Mara Venier. Che importanza hanno, nella vita di tutti i giorni, le icone gay?

Sono importantissime e le dirò: lo sono più per gli etero, che per i gay stessi. Portano nelle famiglie più tradizionali un importante messaggio di apertura verso il prossimo. Se lo stesso messaggio venisse presentato dal presidente di una qualsiasi associazione LGBTQI, magari nessuno lo ascolterebbe. E poi sa cosa mi ha detto Mara quando le ho chiesto se aveva voglia di venir a brindare per la legge Cirinnà?

No..

“Amore, ma quale brindisi? Ce dobbiamo ubriacà!”, detto in un romano meraviglioso.

Alessandro Cecchi Paone, in una recente intervista, ha dichiarato: “non mi stupirei se Vladimir Luxuria si candidasse con Forza Italia”.

Mi creda: è più verosimile che io resti incinta.

A proposito di Forza Italia: ma Francesca Pascale l’ha più sentita?Si, si.

Ogni tanto capita di sentirci e le dirò di più: non sopporto le persone che non vanno oltre il loro naso. Non bisogna confrontarci solo ed esclusivamente tra simili. Io, grazie a Francesca, ho avuto la possibilità di parlare dei diritti civili con Silvio Berlusconi.

E pensa che abbia portato a qualche risultato?

Questo non lo so, in quanto dietro ci sono sempre altre dinamiche. Mi basta pensare che persone vicine alla Pascale, come Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo, abbiano votato a favore del ddl Cirinnà. Ad ogni modo, il fatto che io m’interfacci con politici di tutte le fazioni, non significa necessariamente che stia per cambiare sponda. Ho fatto un solo cambiamento nella mia vita e mi creda: mi basta e avanza.

E’ proprio sicura d’aver chiuso con la politica?

Chi può dirlo? Ora come ora mi verrebbe da dire sì. Anche se continuo tutti i giorni a fare politica: che sia in un’aula o in una trasmissione televisiva.

La legge sulle unioni civili c’è. E ora?

E ora festeggiamo. Il fatto che ancora non sia stato concesso il matrimonio egualitario, non significa che questa legge sia una sconfitta, non trova? Anche le famiglie arcobaleno avranno finalmente il diritto alla reversibilità della pensione, alla comunione dei beni e alle iscrizioni per le case popolari.  Il 1 giugno avrò come ospite anche l’On. Micaela Campana, relatrice alla Camera, mentre il 28 ci sarà Monica Cirinnà.

Ha visto il manifesto del Roma Pride 2016?

Si, si.

E non pensa che sia un filino sopra le righe?

No, anzi. L’ho trovato un omaggio all’attivista transgender Sylvia Rivera e poi finalmente un po’ di colore al Colosseo quadrato. E’ sempre così austero.

Se dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, dietro di lei chi c’è?

Una fila intera..

Oggi è fidanzata?

No, e che tutti sappiano che ho finalmente scoperto che si può essere single e felici.

Dica la verità: manca l’amore?

No, perché io amo la vita, la cultura, i miei amici, la mia nipotina e la mia famiglia. E che non passi come un contentino, eh?

Una cosa: ma quel Luxuria, vicino al suo nome, non l’ha un po’ stancata?

Ad onor del vero c’è stato un periodo nel quale avrei voluto cambiare nome. Non riuscivo ad immaginarmi a settant’anni con quel Luxuria sulle spalle, ma poi ho pensato che lux significa luce e che lussuria, alla fine, non riconduce necessariamente al peccato, ma bensì alla voglia di godere a pieno della vita.

Posso dirle una cosa?

Dica.

L’altra sera, mentre era al Maurizio Costanzo Show,  Rosanna Cancellieri ha ammesso di non essere mai ricorsa alla chirurgia plastica. Lei ci crede davvero?

(Ride, ndr) e io sono incinta!

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