E’ arrivato alla sua 13esima edizione il Mobile Film Festival, Festival internazionale che si sviluppa in Italia e si basa sul principio di un film dalla durata di un minuto da girare con un cellulare.
Per questa 13esima edizione i selezionatori hanno scelto 50 titoli, su 1055 ricevuti, provenienti da 22 paesi, su 88 partecipanti. All’interno della selezione ufficiale (www.mobilefilmfestival.it) trovano spazio anche due corti che affrontano il tema dell’omofobia.
Il francese «L’onore» («L’honneur») di Pierre Folliot, che in un minuto denuncia le ormai famigerate persecuzioni cecene ai danni degli omosessuali, e il marocchino «Questo non è un burka» («Ceci n’est pas une Burqua»), di Imad Fijjaj, che racconta e denuncia la situazione attuale in Marocco, dove l’essere gay implica il vivere nascosti per evitare insulti e prigione. Particolarmente crudo il primo, che ricorda quanto avvenuto in Cecenia, con le famiglie indirizzate dalle autorità ad ‘eliminare’ i figli omosessuali.
Due corti brevissimi, dalla durata di sessanta secondi appena, in grado comunque di alimentare angoscia, attraverso l’orrore di una realtà purtroppo vissuta quotidianamente da migliaia di persone.
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