Gli annunci gay e bisex sono l’espressione di un mondo che ride e che gode, che cerca piaceri e contatti, ma anche di un mondo sommerso, fatto di isolamento, difficoltà e solitudine. Attraverso il contatto indiretto si sfidano timidezze terribili, si cerca un sorriso gemello che possa diventarci compagno. Sogni racchiusi in poche righe attraverso le quali puoi vedere arrossire l’autore.
Pudori quasi infantili e richieste d’aiuto malamente camuffate. La voglia di una passione che porta sempre musica in sé e quella musica è tanto che non si riesce a sentirla. Troppo tempo davvero. Emozioni capovolte, qualcosa chiamato amore ma l’amore chissà cos’è in due parole scritte per stupire, e per carpire l’attenzione di lettori distratti o morbosi.
C’è la mail, il cellulare, la casella postale. Tanto basta. Promesse che aleggiano. La voglia di un corpo che ride aspettando carezze, o anche solo di una notte di divertimento. Un incontro senza limiti che soddisfi fantasie mai veramente confessate. C’è di tutto. Uomini che cercano uomini, o coppie, o un amore, o divertimento spensierato, o una sincera amicizia dopo ripetute delusioni, e se qualcosa di più profondo nascerà, si vedrà. Sono divertenti da sfogliare, fra romanticismi pieni di tenerezza, adolescenziali e morbidi, e richieste senza possibilità di equivoci. "Scrivimi, ti svezzerò, diventeremo amanti, complici di giochi e belle serate" segue fermo posta.
Oppure ancora " Pissing, falli finti, sottomissione e tanti bei giochetti. Sono carino, dotato, attivo"
E poi: "Culetto morbido, rotondo, ben fatto, senza peli, attende esplorazioni di attivi disponibili, no barba o baffi"
E via così. Descrizioni anatomiche di straordinaria precisione, lo vedi il culetto, ti pare quasi di toccarlo.
Ma, ormai, il regno degli annunci è su internet.
Foto, videoannunci, e- mail e cellulare per contatto immediato. Aggiornati quasi ogni giorno.
Ho scovato queste righe deliziose: " Mentre scopavo la signora di una coppia in una stanza calda e accogliente, dopo avere bevuto e fumato, il suo lui mi ha scherzosamente leccato il culo, mentre lei osservava divertendosi molto, mi ha sparso un gel profumato e poi mi ha dolcemente inculato. Ho provato gran piacere e vorrei ripetere l’esperienza. Sono sano, sposato, non volgare, viaggio ovunque" Segue e-mail per contatto.
Un annuncio che in realtà è un piccolo racconto, un tassello di storia personale pieno di particolari. Un momento di spietata sincerità. In effetti, gli annunci sono piccole storie, esperimenti lirici, autoanalisi, confessioni.
Ho trovato, fra le tante, una richiesta ruspante:" Cerco docile, remissivo e passivo, voglioso di maschiaccio grosso, robusto, sempre a disposizione, attivo, per tutti quelli che lo vogliono prendere ovunque, sono un gran porcone, disponibile anche per triangoli di tutti i tipi". C’è perfino l "Home page della sodomia perfetta". Ma non si tratta solo di sesso, non sempre. L’individualismo crescente, l’assenza in alcune parti d’Italia di locali adatti, la vita solitaria nelle città, oppure la timidezza, porta a ritenere l’annuncio un mezzo più che idoneo per la ricerca dell’anima gemella. Ecco un poeta: " Vorrei conoscere ed amare un ragazzo/ vorrei che uno sguardo profondo diventasse un abbraccio/ e che l’abbraccio diventasse una mano nella mano/ sulla strada della vita. Sono un trentenne romantico, che crede nei valori e nell’amore autentico."
Io non ho mai risposto o messo annunci ma mi è capitato di entrare in chat, nelle stanze per gay e bisex, e scrivere, insieme al mio compagno:" Coppia cerca singolo attivo" Solitamente le coppie attirano molto. Infatti, di solito, veniamo sommersi da richieste di contatto. E’ una cosa che ci piace, che ci fa sentire complici. Ogni volta c’è il piacere dell’attesa, la sorpresa, il divertimento.
Ci sono capitati ragazzi di tutti i tipi, timidi, attraenti, indimenticabili, e anche molti bugiardi, che non sono rari, sulla rete e negli annunci dei giornali. Uno aveva affermato di non avere foto e si era descritto in maniera così diversa dalla realtà che, quando lo abbiamo visto, al casello dell’autostrada dove di solito diamo il primo appuntamento, siamo rimasti senza parole. Che fare? Veniva da lontano, non ce la sentivamo di dirgli sinceramente che non ci piaceva, che potevamo andare a bere qualcosa e fare quattro chiacchiere ma nulla più.
Ci sembrava imbarazzante, offensivo. Eppure, dovevamo trovare una via d’uscita. Così abbiamo fatto una fuga in macchina, seminandolo sulla strada statale. Ci sembrava di essere in un telefilm americano tipo MIAMI VICE. Era obeso, gobbo, e miope, guidava molto piano, così la fuga è riuscita con facilità, anche perché, ovviamente, non conosceva il nostro indirizzo. In questo tipo di contatti conviene non darlo mai, ed è meglio usare un numero di cellulare apposito, e dei nomi falsi. Mai rivelare la professione o altri dati personali. Ci si può aprire col tempo, se si decide di rivedersi, se diventa una consuetudine. Ma senza esagerare. Dopo la fuga ci siamo sentiti un po’ in colpa, ma questi incontri sono accompagnati da una necessaria dose di cinismo, che permette di orientarsi in un mondo ricco di offerte, allettamenti ma anche di insidie e delusioni.
di Francesca Mazzucato
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