Si chiama Tall Gay Agenda ed è il gruppo omosessuale per soli alti. La prima volta che mi è capitato di leggere l’annuncio di un loro party a New York l’ho dovuto fare due volte. Inizialmente credevo che si trattasse della mia insufficiente conoscenza dell’inglese o di un "altezza" morale visto che si trattava di una raccolta fondi per la lotta all’AIDS ma scorrendo di nuovo l’articolo mi sono accorto che era davvero un party per filagnoni. Subito sotto però, specificato per non incappare evidentemente in accuse di razzismo interno tra le sottoculture GLBT, si specificava che erano invitati comunque tutti coloro che amavano i ragazzi alti, il che, di fatto, faceva decadere l’esclusività della festa aprendola a chiunque.
Ma sebbene il Tall Gay Agenda non indichi requisiti specifici d’altezza, anche adottassi la tecnica Al Bano, non potrei mai ottenere la loro membership. Nel corso della vita ho avuto prima il complesso dei denti grossi, poi del culo largo e di recente anche quello delle dita tozze ma mai dell’altezza, essendo fieramente (o rassegnatamente) soddisfatto del mio metro e 73 (metro e 75 nei profili delle chat). Certo, 10 centimetri in più (distribuiti un po’ su tutte le lunghezze del corpo) non li avrei disdegnati, ma comunque, non mi lamento.
Devo però ammettere che se capitassi a un party del TGA forse un po’ di disagio lo proverei. Ballare circondato da una foresta di sequoie può essere piuttosto frustrante perché a meno che a qualcuno dei tall gays non
cadesse una monetina dalla tasca e si chinasse per raccoglierla rischierei di non essere minimamente notato e non credo che a una festa per alti ci siano anche dei cubi su cui salire. Non parliamo poi dell’improba impresa di ordinare un drink al bancone del bar. Sarei costretto a portare un trampolino da volteggio per afferrare un gin tonic al volo.
Gli scaffali della mia cucina li ho montati a un’altezza raggiungibile anche solo alzandomi sulle punte, per questo non ho mai considerato l’ipotesi di fidanzarmi con qualcuno che svettasse oltre il metro e ottantacinque. Ci ho pensato tanto su quale fosse il limite massimo e alla fine ho capito che sotto quella taglia può ancora andare, oltre il lay-out della coppia perde le proporzioni dettate dal classicismo michelangiolesco sfociando nell’asimmetria fosteriana.
Nelle coppie etero questo dislivello non viene percepito come un limite: che la donna sia più piccina e il maschio più imponente è normale e se per loro non è un problema arrampicarsi assicurandosi con funi e pulegge per scoccare un bacio sulle labbra del fidanzato, per me invece potrebbe essere imbarazzante avvinghiarmi al suo busto come un koala a un albero di eucalipto.
È per questo che, in linea di massima, sarei contrario alle coppie gay miste anche perché ho sempre creduto che la storia che gli opposti si attraggono non sia nulla di più che un tentativo piuttosto inverosimile di giustificare pessime scelte. Se ancora mia nonna mi consigliava "mogli e buoi dei paesi tuoi", allo stesso modo, io suggerisco sempre di trovarsi un compagno che non sia mai drammaticamente più alto (o più basso, cari alti, non sentitevi esclusi da questo post) di noi.
Ma se Cupido quel giorno ha sostituito l’arco con una plancia di lancio di missili aria-aria ed è riuscito a colpire tanto in alto da centrare il cuore di un perticone bisogna considerare alcuni svantaggi contro i quali sicuramente ci si scontrerà. Dimenticatevi la possibilità di scambiarvi i vestiti con il vostro maxi partner. Al massimo i suoi bermuda potrebbero sostituire i vostri pantaloni e fatta questa eccezione, il suo guardaroba è del tutto inservibile con l’ulteriore svantaggio di occupare in casa più spazio del vostro. Abituatevi a dormire rannicchiati in un angolo del letto e pregate iddio che il vostro compagno over size non sia di quelli che si agitano nel sonno, al risveglio potreste essere così pieni di lividi da indurre un’inchieste da parte dei servizi sociali per maltrattamenti domestici. Cercatevi un bravo osteopatia per la calcificazione delle vertebre cervicali perché passerete più tempo con il collo reclinato di quanto l’abbia tenuto Margherita Hack fissando i movimenti planetari nella sua lunga carriera di astronoma. Ricordate: sempre 5 metri davanti a lui per stemperare la prospettiva e sembrare più o meno della stessa altezza (stessa distanza vale anche qualora dobbiate farvi una foto).
E poi c’è sempre quello, l’aspetto sessuale che potrebbe anche essere accettabile se a fare l’attivo è il colosso della coppia ma se disgraziatamente il piccoletto avesse anche velleità opposte, la scena si presenterebbe più o meno come quella di un chihuahua che cerca di montare l’alano o, come dice un amico francese, sarebbe come vedere una mosca sul culo di una vacca (meno elegante ma molto divertente come immagine). In questo caso però la vera cosa importante è evitare di fare video hard che potrebbero rischiare di finire in mani sbagliate e il cielo non voglia che venga mandato nella versione estiva di Paperissima Sprint dove ancora peggiore che il danno dell’immagine sarebbe l’umiliazione intollerabile di essere commentati dal Gabibbo.
di Insy Loan ad alcuni meglio noto come Alessandro Michetti
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