C-string: l’orrore arriva dall’inguine

La versione maschile del cucchiaio intimo contenitivo, reso celebre da Belen durante Sanremo, pare che su internet vada via come il pane caldo. Ma cosa fareste se incontraste qualcuno che lo indossa?

C-string: l'orrore arriva dall'inguine - cstringBASE - Gay.it
4 min. di lettura

Se la scorsa settimana aveste provato a digitare su Google la parola "farfalla" come primo risultato non vi sarebbe apparsa la descrizione di un lepidottero dalle ali sgargianti ma il tatuaggio perivaginale che Belen, amante dei volatili, ha pensato bene di imprimersi accanto alla passera. Non contenta, nella seconda serata sanremese ha voluto mostrarla a qualche decina di milioni d’italiani che da quel momento hanno iniziato a salivare senza controllo con lo stesso stimolo indotto di un cane pavloviano.

C-string: l'orrore arriva dall'inguine - cstringF2 - Gay.it

La cosa di per sé è tanto indicativa dei nostri tempi tanto quanto considerare che anche Madonna, la mummia canterina, ha ormai sui motori di ricerca più pagine della Beata Vergine, ma è un fatto incontrovertibile: la cultura pop regna ormai incontrastata. Per giorni tutti i media hanno passato al vaglio foto e filmati dell’inguine della compagna di Corona con uno scrupolo visto fino ad oggi solo dagli agenti dell’antiterrorismo quando visionano i nastri delle telecamere poste intorno al luogo di un attentato. L’interrogativo dibattuto era: Belen era nuda o no?

Alla fine, tra rallenty e confessioni dell’argentina è venuto fuori che no, in realtà le pudenda erano avvolte, protette e preservate da un C-string. Da lì a che persino Libero gli dedicasse articoli esplicativi con la dovizia che solo questo quotidiano sa attribuire a notizie per lo più inutili quando non tendenziose è stato un attimo. In sostanza, si tratta di una specie di pinza letale a forma di cucchiaio il cui manico si infila tra le chiappe e la coppetta al suo estremo finisce appunto col coprire appena la fessura anteriore. Su internet ci sono decine di siti che vendono online un oggetto che giusto dietro l’anonimato di un acquisto telematico può dare il coraggio necessario per ordinarne uno.

C-string: l'orrore arriva dall'inguine - cstringF3 - Gay.it

A questo punto vi starete però chiedendo se esiste una versione anche per uomini. Ma che domande, certo (per inciso, ve la cavate con meno di 10 euro ma il risultato, qualora voleste perdere amici o fidanzati mostrandovi con quelli indosso, è garantito).  Il modello è lo stesso ma ovviamente la coppetta contenitiva è un po’ più ampia, non a tal punto però dal non costringere pene e testicoli come delle rape imbustate sottovuoto e che, Dio solo sa, se non ti rendano anche sterile.

Alla pena della scomodità, però, si aggiunge anche il ridicolo delle fantasie, che spaziano dall’animalier tigrato fucsia ai romantici cuoricini rosa, senza tralasciare il glamour del paillettato o il vezzoso piumino rosa. Insomma, tutta robetta per la quale ti dovesse capitare un incidente in macchina preghi Dio di morire prima che i medici del pronto soccorso ti tirino via i vestiti per salvarti la vita e vedano quell’orrore.

C-string: l'orrore arriva dall'inguine - cstringF1 - Gay.it

Ma proviamo a capire per quale motivo un uomo potrebbe indossare una cosa del genere. In effetti, se si escludono i go go boy e i modelli pudici che posano per gli studenti di disegno dal vero nelle accademie d’arte, non c’è alcun motivo per comprare una trappola del genere, eppure pare che vadano via come il pane caldo. Uno dei siti più quotati in America, con una giustificazione che ha del fantastico più della tesi giustificatoria di Berlusconi ai tempi di Ruby, nipote di Mubarak, te lo spaccia come il capo ideale per avere un’abbronzatura totale senza segni ma io, grazie al cielo, in spiaggia di uomini in C-string non ne ho ancora visti e persino i gay che da tempo hanno scavallato il limite del buon gusto con i costumi di D-Squared credo comunque non arriverebbero a tanto.

D’accordo, non sta a noi giudicare cosa uno possa o non possa indossare. Siamo in democrazia, la tua libertà va rispettata fino a che non lede la mia e ancora potremmo andare avanti per pagine e pagine citando triti e banali luoghi comuni sulla libertà di pensiero e di moda ma allora, facciamo insieme il gioco del "Cosa faresti se…". Conosci uno, bello, simpatico, interessante. Andate a cena insieme, conversazione brillante, paga lui, ti apre la portiera della macchina e ti porta a casa che non solo è bella ed elegante ma è anche di proprietà. Mette su un po’ di musica, ti serve da bere e poi iniziate a baciarvi, vi spogliate lentamente e poi presi dalla passione gli sbottonate la patta tutti eccitati e, vi ritrovate davanti agli occhi un C-string, sia pure in velluto nero con bordature argentate. Cosa fate? A me verrebbe da piangere per l’occasione sfumata di intraprendere una relazione sentimentale, che fino a 2 minuti prima mi faceva già pensare ai cartoncini da stampare per l’annuncio delle nozze.

Per come la vedo io, però, in questi casi bisogna essere gordiani: tagliare immediatamente ogni contatto con questa persona, perché se è vero che Dio si nasconde nelle piccole cose è pur vero che la follia si manifesta in quelle minuscole, come la disposizione delle miniature nelle vetrinette che devono tutte guardare a Sud, i tic nervosi e quei 3 centimetri quadrati di tessuto sintetico usati per confezionare un C-string.

di Insy Loan ad alcuni meglio noto come Alessandro Michetti

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: "L'amicizia non finisce mai" (foto e video) - Victoria Beckham - Gay.it

Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: “L’amicizia non finisce mai” (foto e video)

News - Redazione 22.4.24
BigMama a Domenica In

BigMama: “Prima di Lodovica nascondevo la mia sessualità, non pensavo di meritare amore”

Musica - Emanuele Corbo 22.4.24
Nicholas Borgogni e Giovanni Tesse, Verissimo

Nicholas Borgogni e Giovanni Tesse: il loro rapporto dopo Amici 23

Culture - Luca Diana 23.4.24
Laura Pezzino - intervista

25 Aprile, Resistenza e Liberazione: “La libertà è un esercizio” – intervista a Laura Pezzino

Culture - Federico Colombo 24.4.24
Priscilla

Priscilla, 30 anni dopo arriva il sequel della Regina del Deserto

Cinema - Redazione 22.4.24
Mahmood Matteo Salvini

Salvini di nuovo contro Mahmood, la Lega si oppone al premio Rosa Camuna

Musica - Mandalina Di Biase 24.4.24

I nostri contenuti
sono diversi

eyes wide shut

Durante le feste si fa più sesso?

Lifestyle - Riccardo Conte 18.12.23
Il masturbatore nella versione standard LELO F1S V3

Recensione di LELO F1S™ V3: il masturbatore per persone pene-dotate che usa le onde sonore e l’intelligenza artificiale

Corpi - Giorgio Romano Arcuri 10.4.24
dieta-vegana-livelli-di-libido

I vegani lo fanno meglio: uno studio rivela che una dieta plant-based incrementa i livelli di libido

Corpi - Francesca Di Feo 12.1.24
Olimpiadi Parigi 2024, 300.000 preservativi per tutti gli atleti in gara - Olimpiadi profilattici - Gay.it

Olimpiadi Parigi 2024, 300.000 preservativi per tutti gli atleti in gara

Corpi - Redazione 20.3.24
HUGO™ 2: recensione dei due nuovi massaggiatori prostatici della LELO (che gli uomini sposati amano) - 1000056146 01 - Gay.it

HUGO™ 2: recensione dei due nuovi massaggiatori prostatici della LELO (che gli uomini sposati amano)

Corpi - Giorgio Romano Arcuri 29.1.24
Emma Stone in Poor Things (2023)

Emma Stone difende le scene di sesso in Povere Creature

Cinema - Redazione Milano 19.1.24
"How to have sex", l’esordio di Molly Manning Walker: il mondo ci vuole espertə come adulti e inconsapevoli come bambini - Matteo B Bianchi 1 - Gay.it

“How to have sex”, l’esordio di Molly Manning Walker: il mondo ci vuole espertə come adulti e inconsapevoli come bambini

Cinema - Federico Colombo 17.4.24
Le relazioni e il sesso come territorio ambiguo: "Di me non sai", intervista a Raffaele Cataldo - Sessp 41 - Gay.it

Le relazioni e il sesso come territorio ambiguo: “Di me non sai”, intervista a Raffaele Cataldo

Culture - Federico Colombo 19.3.24